Ennesima intimidazione ai danni di un giornalista
Ieri notte, ignoti hanno danneggiato l’automobile di proprietà del giornalista, Angelo Augusto, collaboratore de “Il Giornale di Sicilia”, ennesimo episodio che in zona coinvolge un professionista dell’informazione.
Il fatto si è verificato nella città natale della vittima, Licata, in provincia di Agrigento.
I carabinieri della locale stazione hanno da subito avviato le indagini di rito.
Si pensa ad un avvertimento verso un giornalista che ha seguito, nell’ultimo periodo, le vicende connesse al blitz antidroga dello scorso 15 Giugno.
A quello che ha riguardato Angelo Augusto, possono aggiungersi altri strani casi, tutti verificatisi all’interno dello stesso territorio.
La redazione dell’emittente, “Licata Nuova Tv”, costola del gruppo gelese Canale 10, doveva ancora avviare le proprie trasmissioni quando, nell’Agosto di due anni fa, una busta contenente un portafotografie, due proiettili e alcuni fiammiferi, venne ritrovata proprio accanto alle automobili di due collaboratrici.
A Nino Amadore, redattore de “Il Sole 24 Ore-Palermo”, autore di diverse inchieste in materia di rapporti pericolosi tra imprenditoria e criminalità organizzata, il 13 Gennaio del 2008, proprio nei pressi di un albergo di Agrigento che lo ospitava, venne danneggiata l’automobile, evento ripetutosi due mesi dopo a Palermo.
Nel Novembre dello stesso anno, alla porta d’ingresso dell’abitazione di Luigi Cucchiara, titolare del gruppo editoriale “Tv Alfa”, venne affisso un volantino con il quale si consigliava di modificare la linea editoriale del tg prodotto dall’emittente.
Episodio seguito da una serie di telefonate anonime e, nel Gennaio dello scorso anno, da alcune pesanti pietre che si infransero contro le finestre dello stabile che ospita la redazione dell’emittente.
La stessa “Tv Alfa”, inoltre, ha spesso ingaggiato conflitti giudiziari con “Licata Nuova Tv”, e con alcuni suoi responsabili, fra i quali Francesco Pira, che a sua volta ha, spesso, denunciato le “irregolarità interne alla redazione di Tv Alfa, priva di un direttore responsabile e di giornalisti pubblicisti o professionisti”.
Lo scorso Settembre, il segretario provinciale dell’Assostampa, Nino Randisi, criticò lo stato dell’informazione a Licata, definendolo “non più tollerabile, avendo superato i limiti della decenza”.
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