NEWS

Una nuova stagione per Libera in Sicilia

Di Norma Ferrara il . Sicilia

“Abbiamo scritto una pagina di storia per la nostra terra”. Cosi Umberto Di Maggio, neoeletto coordinatore regionale di Libera in Sicilia, chiude la due giorni di lavoro che si è tenuta a Piazza Armerina, sabato 12 e domenica 13 giugno. La prima riunione regionale che ha visto tutta la rete di Libera impegnata sul territorio incontrarsi, riflettere, studiare e ragionare, insieme, sugli obiettivi presenti e futuri per portare avanti la battaglia per i diritti.
Dalla difesa dell’acqua pubblica, sino alla formazione di adulti e giovani, dalla responsabilità civile, sino al riutilizzo dei beni confiscati, dalla memoria  delle vittime delle mafie, alla tutela legale dei loro famigliari, sino all’informazione. Quattro aree tematiche hanno messo in comune idee, proposte, problematiche e soprattutto tanta energia per fare,  ragionare in maniera integrata e coordinata intorno a  svariati aspetti di unica e decisiva battaglia per la giustizia sociale e la legalità nella regione. Da Trapani a Catania, da Agrigento alla provincia di Messina, presidi, coordinamenti, singoli associati, si sono messi in viaggio per arrivare qui, nel cuore della Sicilia, nella provincia di Enna, fra i mosaici antichi e prestigiosi, per cercare di mettere insieme i pezzi di un impegno che si fa sempre più grande e soprattutto diversificato.
Ancora una volta, come accaduto già in passato per altre battaglie antimafia, la Sicilia si conferma un laboratorio innovativo per tutto il Paese, a partire dal centro –sud.  Lo fa mettendo in campo risorse giovani ma anche esperienze mature, diventate adulte negli anni difficili della Sicilia sotto il fuoco incrociato di Cosa nostra e entità esterne ancora sconosciute. “Una terra bellissima e maledetta” come diceva il magistrato Paolo Borsellino, che inchioda tutti, quelli che restano e quelli che la abbandonano, alle proprie responsabilità, obbliga a guardasi in faccia, a costruire, anche da lontano.
Qui a Piazza Armerina non c’è spazio per l’autocommiserazione, né per la retorica. La due giorni di Libera Sicilia ha nel suo Dna soprattutto i volti, i nomi, le storie, i percorsi, di chi a questa battaglia ha dedicato il bene più prezioso: la vita. Libera lascia Piazza Armerina sottoscrivendo una carta “Mosaico di responsabilità”, che impegna tutti a portare avanti, ciascuno per la sua parte, questo percorso che rinasce su basi solide che sino ad oggi hanno fatto della regione, una delle punte più avanzate di elaborazione, proposta e pratica quotidiana, dell’alternativa possibile alla rassegnazione e all’indifferenza che talvolta rallentano o cancellano anche i migliori risultati ottenuti in questa lotta quotidiana contro mafie e malaffare.
Come sottolinea il sociologo ricercatore, animatore di Libera nella regione, Umberto Di Maggio: “ Libera Sicilia nasce dai movimenti e con la carta di Piazza Armerina redatta dalle associazioni presenti avvia un percorso di responsabilità su temi su cui Libera è stata sempre impegnata e su alcune novità come l’integrazione, la battaglia per l’acqua pubblica e contro la costruzione del Ponte di Messina. Libera Sicilia parte dalla base consapevole che si deve dialogare con le istituzioni, ma dove ognuno faccia la sua parte”.
Molti i percorsi tracciati dai diversi gruppi di lavoro: dalla proposta di far nascere un coordinamento regionale che metta insieme tutti i familiari delle vittime delle mafie, alla richiesta dell’istituzione di un ufficio legale che si occupi di seguire le vicende processuali , complesse e dolorose, dei famigliari in Sicilia, dal lancio di una campagna permanente in difesa dell’acqua pubblica, sino ad un nuovo percorso di turismo responsabile da rafforzare per valorizzare le realtà che operano sui beni confiscati alle mafie.


Guarda video della
giornata a cura di Giuseppe La Rocca e Norma Ferrara

Presto disponibile on line la carta di Piazza Armerina “Mosaici di Responsabilità” a cura di Libera Sicilia

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link