Santa Maria, il tribunale si apre alla società
Con il “Concerto per le vittime innocenti di camorra” organizzato dalla Procura della Repubblica e dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha preso il via il Festival dell’Impegno civile. La kermesse, giunta alla terza edizione, che coniuga arte, cultura ed impegno civile è l’unica manifestazione in Italia a svolgersi interamente su immobili confiscati alle mafie. La prima tappa parte proprio dal tribunale sammaritano che ha voluto dare, sia pure con un momento puramente artistico, un segno del suo impegno sul territorio.
«E’ il tribunale che si apre alla società – ha dichiarato Andrea della Selva, presidente del foro – e rende omaggio alla memoria di chi ha sacrificato la propria vita in difesa della giustizia e dei valori della democrazia».
Sul palchetto suonavano gli archi dei Gibboni e nelle prime file avevano preso posto le autorità civili e militari della provincia di Caserta oltre ai tanti familiari delle vittime innocenti di camorra con Gennaro ed Emilio Diana (papà e fratello di don Peppe Diana il sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994) ai lati dell’ensemble con il presidente della Selva ed il procuratore Corrado Lembo che ha descritto il concerto come «una serata unica che ha fatto vivere a tutti una bella emozione, è stato un momento di raccoglimento e di grande serenità».
Le immagini della strage di Capaci proiettate su uno schermo gigante alle spalle dei musicisti ha reso ancora più accorate ed emozionanti le note di Paganini, Vivaldi e Bach eseguite dai Gibboni.
Il Festival dell’Impegno Civile continua fino al prossimo 30 maggio con una fitta serie di appuntamenti tra le province di Napoli e Caserta che alterneranno dibattiti e convegni a momenti artistici, culturali e musicali come il concerto per don Peppe Diana che vedrà esibirsi la band di Carlo Faiello formata appunto dai ragazzi provenienti dai territori delle Terre di don Peppe Diana.
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