Direttori: “fermare il Ddl Alfano!”
“I direttori e le redazioni dei giornali
italiani, con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana,
denunciano il pericolo del disegno di legge sulle intercettazioni
telefoniche per la libera e completa informazione. Questo disegno di
legge penalizza evanifica il diritto di cronaca, impedendo a giornali e
notiziari (new media inclusi) di dare notizie delle inchieste
giudiziarie – comprese quelle che riguardano la grande criminalità –
fino all’udienza preliminare, cioè per un periodo che in Italia va dai
3 ai 6 anni e, per alcuni casi, fino a 10.
Le norme proposte violano il
diritto fondamentale dei cittadini a conoscere e sapere, cioè ad essere
informati.
E’ un diritto
vitale irrinunciabile, da cui dipende il corretto funzionamento del
circuito democratico e a cui corrisponde – molto semplicemente – il
dovere dei giornali di informare. La disciplina all’esame del Senato
vulnera i principi fondamentali in base ai quali la libertà di
informazione è garantita e la giustizia è amministrata in nome del
popolo. I giornalisti esercitano una funzione, un dovere non
comprimibile da atti di censura.
A questo dovere non verremo meno, indipendentemente da multe, arresti e sanzioni. Ma intanto fermiamo
questa legge, perché la democrazia e l’informazione in Italia non
tollerano alcun bavaglio”.
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