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Nel nome di Falcone, cento passi per il sapere

Di Lorenzo Frigerio il . Progetti e iniziative

Dopo la straordinaria partecipazione del 20 marzo, nell’occasione della XV edizione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, continua l’impegno del mondo della scuola e dell’associazionismo milanese. Mentre è in pieno corso di svolgimento la “Settimana contro le mafie”realizzata da diverse associazioni di Milano – per avere maggiori informazioni sulle tante iniziative si può consultare il programma completo all’indirizzo web http://www.settimanacontrolemafie-milano.org/ – nei prossimi giorni si terranno due importanti appuntamenti per ricordare il sacrificio dei giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e degli uomini della loro scorta: Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani.

Il primo momento è sicuramente di grande valore: si tratta dell’incontro tra studenti e magistrati che si terrà la mattina del 21 a Palazzo di Giustizia. L’incontro, dal titolo “Cento passi per il sapere”, è organizzato da Libera, dal Coordinamento delle scuole milanesi per l’educazione alla legalità e alla cittadinanza e dalla Giunta milanese dell’Associazione Nazionale Magistrati. Si rinnova a Milano l’appuntamento con il ricordo delle stragi, in collegamento ideale con le manifestazioni che, nelle stesse ore, si tengono a Palermo.

I protagonisti saranno ancora una volta i giovani che, nelle settimane precedenti l’iniziativa, hanno preparato in classe con i loro insegnanti una serie di letture di vario genere per sottolineare con forza l’importanza della cultura nel contrasto al crimine mafioso. In particolare si sono attivate le classi degli Istituti Molinari e Pareto e dei Licei Cremona, Leonardo, Severi, Virgilio e Volta. Si va dalla letteratura più impegnata civilmente – da Sciascia a Saviano – ai trattati di sociologia, dal testo di alcune importanti interviste rilasciate da uomini e donne uccisi dalle mafie ai passaggi fondamentali di sentenze che hanno fatto la storia del nostro Paese.

I ragazzi e le ragazze delle scuole milanesi si alterneranno nelle letture che, raggruppate per area tematica e genere letterario, avranno poi il compito di preparare il terreno all’intervento di testimoni di prima linea nella lotta alle mafie. A differenza degli altri anni, infatti, non è previsto un dibattito a più voci, ma proprio per dare spazio al lavoro fatto in classe, si è chiesto ad alcuni importanti personaggi di venire a portare il loro contributo nel sottolineare con alcune riflessioni le scelte e le letture degli studenti.

Dopo il saluto di Manuela Massenz, presidente della giunta distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati, prenderà il via la piccola maratona che si interromperà di volta in volta per sentire l’intervento degli autorevoli ospiti. Hanno dato la loro disponibilità lo scrittore Vincenzo Consolo, da decenni impegnato con la sua attività culturale a denunciare i vizi del nostro Paese; il giornalista Piero Colaprico, che dalle cronache di Tangentopoli si è cimentato in romanzi di successo che hanno come sfondo il rapporto tra Milano e la criminalità, anche di stampo mafioso; Michela Buscemi, che ha perso i fratelli uccisi dalla mafia a Palermo e ha rotto con l’omertà che le volevano imporre, costituendosi come parte civile al maxiprocesso istruito da Falcone e Borsellino; Franca Imbergamo, PM di valore che si è occupata della vicenda Impastato; Maurizio Romanelli, altro procuratore, che è stato protagonista dei processi storici contro le cosche impiantate a Milano e in Lombardia. Saranno loro a guidare la riflessione dei ragazzi, in un contesto come l’aula magna del Palazzo di Giustizia.

Una giornata simbolica in un luogo simbolico, per affermare il valore dei simboli nella lotta alle cosche. Una giornata che non vuole però lasciare lo spazio alla retorica, ma, al contrario aprire all’impegno e alla speranza, in un momento in cui il mondo della scuola vive serie difficoltà, in termini di motivazioni, risorse, contenuti. A testimonianza dell’eccezionale valore dell’iniziativa, dal Coordinamento delle scuole milanesi, promosso dai Licei Virgilio, Volta, Severi e Leonardo da Vinci, si segnala il fatto che non è stato possibile neppure aprire le iscrizioni, tante erano le richieste pervenute in poche ore.

Per questo motivo, è stato rivolto l’invito a quanti non potranno partecipare, docenti, studenti e scuole, perché dedichino un’ora di lavoro e di lettura di testi di letteratura di battaglia civile contro le mafie nella settimana dal 17 al 22 maggio. In molti hanno raccolto l’invito e si sono attrezzati per un lavoro capillare, scuola per scuola.

Il secondo appuntamento con la memoria è in programma nel pomeriggio di domenica 23 maggio, nel giorno dell’anniversario di Capaci. Presso l’Albero intitolato a Falcone e Borsellino, nei giardinetti di via Benedetto Marcello, di fronte al Liceo Volta, Libera, il Coordinamento delle Scuole e l’ANM chiamano a raccolta cittadini, associazioni e istituzioni. Anche in questo caso lo spazio sarà dato alla lettura di brani e poesie in ricordo delle vittime. Alle 17.58, come ogni anno, dalla vicina caserma dei vigili del fuoco, intitolata ai loro colleghi che persero la vita nella strage di Via Palestro (Milano, 27 luglio 1993), risuonerà la sirena antincendio a suggello del ricordo.

Durante la manifestazione, che chiuderà anche la “Settimana contro le mafie”, porterà un suo personale ricordo Giuliano Turone, il giudice che, tra l’altro, indagò sulla P2 e che oggi, lasciata la magistratura, insegna all’Università Cattolica di Milano.

Milano ricorda le vittime della violenza mafiosa e rilancia il suo impegno nella lotta alle cosche. Le istituzioni, se ci sono, battano un colpo. 

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