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Infiltrazioni mafiose a Sarzana
Libera propone commissione antimafia

Di Stefano Fantino il . Liguria

Un capo e l’altro della Liguria unite
nella battaglia per la legalità e nella denuncia delle infiltrazioni
mafiose. Mentre nel Ponente ieri è stata presentata l’Associazione
Antiracket e Antiusura nata già nel 2007 ma scarsamente operativa, ritornata in auge visti gli episodi di cronaca recente, dall’altra
parte della regione, in Lunigiana, parte dal basso un’iniziativa
molto forte. Il locale presidio di Libera ha inviato una lettera al
comune di Sarzana affinché insedi stabilmente una commissione
antimafia per presidiare il territorio. In questo angolo di regione
situato al confine con la provincia di Massa-Carrara, in maniera non
differente dall’estremo Ponente, è infatti attivo da tempi un locale
di ‘ndrangheta, al punto che Sarzana è considerata
storicamente un punto di insediamento della mafia calabrese, che ne
avrebbe sfruttato la posizione logistica e la vicinanza, non
secondaria, con il porto del capoluogo di provincia della Spezia.

Partendo da questi presupposti i
giovani componenti del presidio sarzanese di Libera, Associazioni
nomi e numeri contro le mafie, da poco più di un anno operante, ha
deciso di mandare una lettera al sindaco, Massimo Caleo, al
presidente del consiglio comunale Federica Montaresi e a tutti i
consiglieri. Come si legge nel testo che Libera Informazione ha
recuperato l’oggetto è l’istituzione di una Commissione Comunale
Antimafia permanente «alla luce di quanto è emerso dalla relazione
semestrale della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) del 2008 e
della Commissione Interparlamentare Antimafia riguardo le
infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro territorio».
Secondo il presidio antimafia sarebbero da tenere particolarmente
sott’occhio gli ingenti investimenti che saranno stanziati per la
realizzazione dei due importanti piani edilizi, “Progetto
Marinella” e “Progetto Botta”, appetibili per la criminalità
mafiosa.

Libera Informazione si è messa in
contatto con Marco Antonelli, giovane responsabile del presidio
intitolato al sarzanese Dario Capolicchio, ucciso in giovane età
nell’attentato di via dei Georgofili a Firenze, per parlare di questa
iniziativa sicuramente nuova e unica nel panorama ligure.

«Dopo una serie di incontri sul
territorio abbiamo visto la possibilità di una apertura affinché
venisse istituito un osservatorio sul fenomeno mafioso nel nostro
territorio, evolutosi poi nella richiesta di una commissione
permanente antimafia» ci racconta Antonelli.

L’esigenza è quello di far prendere
parte a una discussione su questo tema anche alla politica: «-Ci
siamo mossi – continua Antonelli – affinché anche la politica
prendere posizione a riguardo e il dibattito sulle infiltrazioni non
fosse solo una cosa delle associazioni». L’effettività
disponibilità del Consiglio comunale a portare avanti il progetto
potrebbe concretizzarsi in un futuro nemmeno tanto lontano, dato che
il presidio sarzanese fa notare come il sindaco abbia da subito
dimostrato interesse e disponibilità. Un’idea che potrebbe andare in
porto in tempo utili per seguire da vicini i due progetti “Progetto
Marinella” e “Progetto Botta”, che vedranno un ingente flusso di fondi anche da parte della regione. «Saranno
interventi grandi, con grandi stanziamenti, appalti appetibili per il
grande interesse mafioso». Ma qualcuno sta già studiando le
contromisure.

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