Estremo Ponente
Libera Informazione dedica un piccolo approfondimento all’estremo ponente ligure, alla scoperta di quelle che ormai non sono infiltrazioni mafiose ma un vero e proprio radicamento nel territorio che va da Taggia e San Remo fino al confine di Ventimiglia. Cittadina che da decenni ha accolto insieme a una gran parte di onesti lavoratori calabresi, anche propaggini della ‘ndrangheta, la potente mafia, che ha trovato un fertile terreno economico ed è riuscita a ricreare un ambiente simile a quello di provenienza.
Il locale di Ventimiglia e la sua conurbazione, da sempre fulcro dell’attività delle ‘ndrine ha nei decenni ricoperto un ruolo cardine nel gestire i rapporti con la vicina Costa Azzurra, non mancando, di tanto in tanto, di mostrare il suo lato più cruento. Quello stesso volto che nei mesi scorsi ha destato profondo allarme, dopo l’incredibile serie di fatti di cronaca che hanno visto la Riviera protagonista. Partendo da una intervista a cuore aperto sul problema con il procuratore capo di San Remo, Roberto Cavallone, Libera Informazione inaugura un piccolo spazio di approfondimento su un tema poco dibattuto, ma particolarmente significativo.
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