Ordina vendetta per figlio ucciso, i Cc bloccano Comm
Avrebbero dovuto «punire» una giovane brasiliana, vedova di un pregiudicato battipagliese, ucciso in un agguato mafioso a Milano nei pressi dello stadio Meazza. Il gruppo punitivo, composto da sei persone, è partito da Battipaglia su ordine della madre del pregiudicato ucciso, non è riuscito ad attuare l’agguato per l’ intervento dei carabinieri che hanno eseguito il decreto di fermo emesso dal procuratore della repubblica di Salerno, Franco Roberti. Il commando dopo aver pianificato nei minimi dettagli ogni spostamento si è recato nel milanese, rintracciando, attraverso un basista, la giovane brasiliana alla quale è stato chiesto la corresponsione di metà del suo patrimonio, minacciandola di morte. L’azione del gruppo, monitorato in ogni spostamento dalla Campania alla Lombardia, è stata interrotta dai carabinieri del Ros che hanno operato assieme ai colleghi del reparto operativo della compagnia di Battipaglia, coordinati dalla procura della repubblica di Salerno. Nel corso dell’operazione i militari hanno sequestrato una pistola 357 Magnum ed oltre 50 munizioni. Da quanto si è appreso il movente, oltre a questioni di carattere economici, sarebbe da ricondurre al risentimento della madre della vittima nei confronti della giovane brasiliana ritenuta in qualche modo responsabile della fine del figlio.
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