Operazione Nemesi: sequestrati 700 milioni di euro in beni al clan dei Casalesi
Circa 200 uomini della Dia e dei carabinieri del Comando provinciale di Caserta hanno dato vita all’operazione “Nemesi” eseguendo, nella mattinata, un decreto di sequestro di beni per 700 milioni di euro emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e a carico di alcuni presunti esponenti del clan dei Casalesi.
I beni appartengono agli eredi di Dante Passarelli. Tra i beni sottoposti a sequestro figurano diverse decine di immobili, centinaia di terreni agricoli, società immobiliari, aziende agricole e beni strumentali.
Il decreto di sequestro è stato effettuato in base ad una normativa contenuta nel pacchetto sicurezza, previsto dalla Finanziaria 2008, che da agli inquirenti la possibilità di agire contro gli eredi di esponenti di camorra, sembra essere, al momento, il più cospicuo eseguito nei confronti di organizzazioni criminali.
Secondo i magistrati della Direzione Distrettuale partenopea Passarelli era ritenuto l’imprenditore più vicino ai vertici del clan cammorristico dei casalesi e, con le sue attività, riciclava ed incrementava le entrate dell’organizzazione criminale.
Dante Passarelli, lo ricordiamo, è morto nel 2004 – a pochi mesi dalla sentenza di primo grado del Processo Spartacus che lo vedeva imputato del reato di associazione mafiosa – in circostanze ancora oggi non del tutto chiarite cadendo dal terrazzo della sua casa in costruzione a Villa Literno a pochi passi dallo zuccherificio Ipam diventato il centro di gravità dei suoi affari.
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