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Casalesi, sequestro di beni per 700 milioni

Da ANSA il . Campania

Duecento uomini della DIA e dei Carabinieri di Caserta hanno eseguito un decreto di sequestro beni per un valore complessivo di 700 milioni di euro emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli a carico di esponenti del clan dei Casalesi.

I beni sottoposti a sequestro dalla DIA e dai carabinieri di Caserta, in esecuzione del provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, appartengono agli eredi di Dante Passarelli, morto nel 2004 a seguito di un misterioso incidente, proprio pochi mesi prima della sentenza di primo grado del processo Spartacus in cui lo stesso Passarelli era imputato del delitto di associazione mafiosa insieme ai vertici del clan dei Casalesi. Il valore complessivo dei beni in sequestro ammonta ad oltre 700 milioni di Euro; il patrimonio e’ costituito da societa’ immobiliari ed agricole, centinaia di immobili e centinaia di terreni agricoli e beni strumentali.

TRA BENI SEQUESTRATI C’E’ ANCHE EX CIRIO DI CASERTA – Tra i beni sequestrati nell’operazione – denominata ‘Nemesi’ – vi e’ anche l’azienda agricola Balzana ex Cirio di Caserta che, secondo quanto ricostruito dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, fu acquistata nella meta’ degli anni ’90 dai massimi vertici dell’organizzazione dei Casalesi (Schiavone, De Falco e Bidognetti) attraverso Dante Passarelli, per un valore di oltre 10 miliardi di lire. In quell’occasione la forza del clan camorristico dei Casalesi fece si che alcuni possibili acquirenti della tenuta agricola ex Cirio venissero dissuasi. I dettagli dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa che si terra’ alle ore 11.30 presso la Procura della Repubblica di Napoli. All’incontro con la stampa parteciperanno il procuratore della Repubblica, Giandomenico Lepore, il procuratore aggiunto della DDA, Federico Cafiero de Raho, il direttore della DIA, generale Antonio Girone, il comandante della Legione Carabinieri Campania, generale Franco Mottola, il comandante provinciale dei carabinieri di Caserta, colonnello Crescenzio NARDONE ed il capocentro della DIA di Napoli, Maurizio Vallone.

BERLUSCONI: UN SUCCESSO FRUTTO DELL’AZIONE DI GOVERNO 
ROMA – “Voglio sottolineare con enfasi la notizia del maxi sequestro di beni a un clan della camorra, il più rilevante sequestro mai effettuato”. Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una una nota. “Voglio anche sottolineare – prosegue il premier – che questo risultato è stato possibile grazie alle leggi messe a punto e applicate con grande determinazione ed efficacia dal nostro Governo”. “Mi sono congratulato stamani al telefono – conclude – con il Ministro dell’Interno Roberto Maroni e con il Ministro della Giustizia Angelino Alfano e li ho pregati di ringraziare a mio nome e a nome del Governo le forze dell’ordine e i magistrati impegnati nella lotta al crimine organizzato”.

MARONI: E’ LA PIU’ GRANDE OPERAZIONE NELLA STORIA DELLA REPUBBLICA 
Quella di oggi contro i Casalesi “è la più grande operazione antimafia mai fatta nella storia della Repubblica italiana”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, a margine dei una conferenza stampa. “In un colpo solo – ha spiegato Maroni – sono stati sequestrati 700 milioni alla camorra, ma i carabinieri parlano di una cifra superiore ai 2 miliardi di euro. Oggi è quindi una giornata di festa per tutte le persone oneste”. Questa operazione, ha proseguito il ministro, “é stata resa possibile dalle nuove norme introdotte dal pacchetto sicurezza che consentono di colpire i beni dei mafiosi anche se sono trasmessi agli eredi”. Maroni ha quindi ringraziato “le forze dell’ordine perché oggi è una giornata da incorniciare”.

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