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Riti sacri e ‘ndrangheta: cosa è successo a Sant’Onofrio?

Da Libera Radio il . Calabria

Questa è una storia diritti sacri e
‘ndrangheta, di rappresentazioni religiose e mafie. Il luogo in cui
si svolge la storia è Sant’Onofrio, vicino a Vibo Valentia,
comune calabrese sciolto nel 2009 per infiltrazioni
mafiose.
Quest’anno a Sant’Onofrio nella domenica di Pasqua
 non c’è stata la tradizionale processione dell’Affruntata,
un’antica rappresentazione dell’incontro tra la Madonna e
il Cristo risorto, un incontro mediato da San Giovanni.

E’
una processione le cui radici potrebbero risalire alla liturgia
greco-bizantina. E’ un rito a cui hanno sempre partecipato con un
ruolo da protagonisti gli uomini affiliati alla ‘ndrangheta, in
particolare nel ruolo dei figuranti, cioè coloro che trasportano le
figure sacre per le vie del paese. Due anni fa l’Arcidiocesi
di Mileto, guidata dal vescovo Luigi Renzo, ha deciso di
abolire l’asta tradizionale per assegnare il ruolo dei figuranti.
Ivincitori erano sempre gli stessi, uomini legati alle famiglie
che controllano il territorio. E il momento dell’apertura delle
buste con l’offerta era diventato simile all’assegnazione di
un appalto.

Così, la decisione di passare al sorteggio,
che quest’anno ha nominato figuranti dei perfetti sconosciuti.
C’è
però chi non ha gradito questa scelta. Nella notte tra venerdì e
sabato qualcuno ha sparato dei colpi di pistola contro l’abitazione
del priore dellaConfraternita del Santissimo Rosario, che presiede
all’organizzazione dell’Affruntata. Il suo nome è Michele
Virdò. E ha deciso che lui all’Affruntata non ci sarebbe stato. E
così la
processione è stata annullata. Forse rinviata.
Secondo
il pentito Rosario Michienzi, originario di Sant’Onofrio, gli
affiliati alla ‘ndrangheta che vengono battezzati durante l’anno
dovranno fare la loro apparizione pubblica proprio nella festa
dell’Affruntata , portando sulle spalle la statua di San Giovanni,
simbolo di forza e potere. Che significato ha, nella simbologia
delle mafie, la partecipazione a questiriti collettivi? Che cosa
è accaduto a Sant’Onofrio?

Stamattina, Città del Capo
Radio Metropolitana e Libera Radio hanno dedicato un approfondimento
su questi temi e sulla cronaca dei giorni scorsi. Ai nostri microfoni Francesco Forgione,  docente di Storia e
sociologia delle organizzazioni criminali dell’Università
dell’Aquila  (e già presidente della Commissione Parlamentare
Antimafia. Il suo ultimo libro, ‘Ndrangheta, boss luoghi e
affari della mafia più potente al mondo, è stato pubblicato nel
2008 da Baldini Castoldi Dalai), don Pino De Masi, referente di
Libera per la Piana di Gioia Tauro, e Vincenzo Ceruso, studioso
di criminalità mafiosa, cattolico impegnato nel volontariato a
Palermo, autore di Le sagrestie di Cosa Nostra, pubblicato nel
2007 da Newton Compton) che indaga sulla complessità del rapporto
tra Chiesa e mafie.

Ascolta l’approfondimento su Libera Radio

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