3 maggio a Milano per la terza giornata in memoria dei giornalisti uccisi
Si celebrerà il prossimo 3 maggio, a Milano la Terza Giornata della
memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo nel
dopoguerra in Italia. Interverranno le autorità locali, i dirigenti
degli enti del giornalismo e, nella ricorrenza del 30/mo anniversario
della uccisione di Walter Tobagi, la figlia Benedetta. Seguiranno
testimonianze dei familiari dei cronisti uccisi.La manifestazione si
svolgerà dalle 10,30 alle 12 nell’Auditorium Giorgio Gaber del
Grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia.
La celebrazione si svolge in concomitanza con la Giornata
mondiale della libertà dell’informazione Giornata della Libertà
dell’informazione decretata dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 1993 e
organizzata dall’Unesco.
L’iniziativa è stata indetta dall’UNCI (Unione NAzionale
Cronisti Italiani) in collaborazione con Federazione della Stampa e
Ordine dei Giornalisti – e organizzata dal Gruppo Cronisti Lombardi,
Associazione stampa e Ordine dei giornalisti lombardi. L’anno scorso la
Giornata della Memoria si è svolta a Napoli. Le prossime edizioni sono
previste in Sicilia e in Piemonte.
In occasione della prima Giornata – che si è tenuta a Roma, in
Campidoglio, nel 2008 – l’UNCI ha pubblicato un Libro della Memoria con
il ricordo delle vittime della violenza mafiosa e terroristica: la
copertina reca un’illustrazione del pittore Riccardo Benvenuti. Il
libro ricostruisce la stroia di ciascuno degli 11 giornalisti uccisi:
Giuseppe Alfano, Carlo Casalegno, Cosimo Cristina, Mauro De Mauro,
Giuseppe Fava, Mario Francese, Peppino Impastato, Mauro Rostagno,
Giancarlo Siani, Giovanni Spampinato, Walter Tobagi. Un capitolo
ricorda gli altri colleghi uccisi all’estero o in Italia in circostanze
diverse, Ilaria Alpi, Enzo Baldoni, Raffaele Ciriello, Maria Grazia
Cutuli, Almerigo Grilz, Gabriel Gruener, Marco Luchetta, Enzio
Malatesta, Carlo Merli, Carmine Pecorelli, Guido Puletti, Antonio
Russo. Ci sono poi Graziella De Paolo e Italo Toni scomparsi in Libano.
Sono ricordati anche gli operatori Dario D’Angelo, Miran Hrovatin,
Alessandro Ota e Marcello Palmisano, e Maurizio Di Leo, tipografo del
Messaggero ucciso “per errore” dai Nar che lo avevano scambiato per il
cronista che si occupava della eversione neofascista. Il libro elenca
inoltre i cronisti “gambizzati” dai terroristi: Vittorio Bruno, Nino
Ferrero, Antonio Garzotto, Indro Montanelli, Guido Passalacqua, Franco
Piccinelli ed Emilio Rossi.
* Maggiori info: Ossigeno per l’informazione
Leggi qui anche il “Libro della Memoria”
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