Toronto: gli affari di Giuseppe Coluccio il “re” del narcotraffico
Definito il “re” del narcotraffico, uno tra i più importanti e pericolosi broker internazionali di cocaina. Latitante in Canada, a Toronto, Giuseppe Coluccio è stato arrestato l’8 agosto del 2008 dai carabinieri del Ros in un lussuoso appartamento con vista sul lago Ontario. Originario di Marina di Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio Calabria, è stato esponente di spicco del clan Coluccio – Aquino, l’interfaccia di fiducia dei narcotrafficanti latinoamericani. A Toronto, Coluccio era diventato socio in affari di Giuseppe Cuntrera, della famiglia Cuntrera – Caruana, considerata all’interno di cosa nostra come il trait d’union con i narcos Per gli equilibri mafiosi in Canada, l’alleanza di Cuntrera con Coluccio ha avuto delle importanti ripercussioni. I Cuntrera -Caruana, infatti, sono stati da sempre storici alleati della famiglia Rizzuto. Originari dell’agrigentino, di Siculiana i primi, di Cattolica Eraclea i secondi, hanno lavorato in tandem per tessere la grande rete dei traffici internazionali di eroina dalla Sicilia agli Stati Uniti, passando per Montréal, e nella direzione contraria nell’organizzare spedizioni di cocaina verso l’Europa. Giuseppe “Big Joe” Cuntrera è socio al 50% con Coluccio di un’azienda di generi alimentari con sede a Toronto.
Gli Aquino – Coluccio, inoltre, hanno collaborato, almeno fino agli arresti di Giuseppe Coluccio e del fratello Salvatore, quest’ultimo nel maggio del 2009, con la famiglia catanese dei Laudani. L’accordo, abbastanza insolito, consisteva nell’esclusivo controllo da parte delle due cosche di un tratto di mare, molto pescoso, compreso tra Gioiosa Jonica e Melito Porto Salvo. Specchio d’acqua divenuto di fatto “extraterritoriale”. Erano, infatti, i fratelli Coluccio a decidere quali pescherecci potessero ottenere la “licenza” per pescare, con la precedenza assoluta data alla motonave Atlantide di loro proprietà. In questo modo i Coluccio riuscivano ad ottenere un doppio vantaggio: il monopolio sul mercato del pesce nell’entroterra adiacente al “loro” mare, e la certezza di acque poco trafficate. Una situazione ottimale per fare arrivare i carichi di cocaina che Giuspeppe Coluccio organizzava da Toronto in contatto con i narcotrafficanti. Le navi indisturbate scaricavano al largo direttamente sull’Atlantide.
Coluccio, infine, è considerato esponente di primo livello del Siderno Group, la federazione delle ‘ndrine calabresi della costa Ionica che operano in Canada. Il Gruppo, nonostante le faide e gli arresti importanti, resta un attore di primo livello nello scacchiere internazionale dei traffici di droga. Un nemico insidioso per gli affari e per il potere della Sesta famiglia di Montréal.
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