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Elezioni falsate da censura e propaganda tv a senso unico

Di Giuseppe Giulietti* il . Progetti e iniziative

Provocatore, esibizionista, alla ricerca dei riflettori, antiberlusconiano di professione...”, questi alcuni dei commenti che hanno accolto la riflessione di Roberto Saviano dove, tra le altre cose, si domandava se in Italia i processi elettorali non dovessero essere seguiti e certificati dai cosiddetti caschi blu dell’Onu, o meglio dagli ispettori delle organizzazioni che devono garantire la regolarità del voto. Si riferiva, Saviano, alla presenza delle mafie, del voto di scambio, della corruzione dilagante, ma anche al controllo diretto da parte del sultano di quasi tutte le reti tv, pubbliche e private.
Se ancora ci fosse stato bisogno di una conferma, sarebbe bastato dare uno sguardo agli ultimi scampoli di una campagna elettorale drogata, finta, corrotta proprio dai media. Sul piano politico Berlusconi è ormai un relitto, privo di idee, ripetitivo, patetico persino nel tentativo di rispolverare un repertorio che non fa più ridere neanche i sodali più stretti. La coalizione è in pezzi, si odiano e non lo nascondono neanche più. Senza il controllo diretto dei media il crollo, anche elettorale di Berlusconi, sarebbe immediato e fragoroso.
Se non si capisce questo non si capisce neppure perchè hanno imbavagliatole trasmissioni sgradite e stanno invece procedendo a mani libere sui tg e in tutti i programmi controllati. Di fronte a questo spettacolo cosa fanno gli arbitri? Dove sta l’autorità di garanzia? Che fine ha fatto il presidente di garanzia della Rai? Perchè non rimettono il mandato nelle mani dei presidenti delle Camere denunciando la gravità di quanto sta accadendo?Qui non si tratta di difendere questo o quel giornalista, ma di tutelare la Carta costituzionale e il libero esercizio del voto. In pochi giorni le tv, Rai in testa, hanno trasmesso una sequela di insulti contro oppositiori, magistrati, questori, sindacati, giornalisti, senza mai consentire il diritto di replica. Il sultano può telefonare in diretta, farsi srotolare i tappeti azzurri e comiziare senza l’ombra di qualcosa che assomigli non a una domanda, ma a un sussurro. Altro che caschi blu! Qui ci vorrebbe una vera e propria forza di interposizione che tenesse distante Berlusconi dalle sue tv, da dove spara mitragliate contro tutto e tutti. E’ inutile fingere queste elezioni sono già state inquinate e alterate, magari perderà lo stesso, ma sicuramente riuscirà a impedire il tracollo che sarebbe stato inevitabile. Guai, tuttavia, a rassegnarsi o a disertare.
 Anche per questo, come associazione articolo 21, domani sera parteciperemo alla grande serata per la libertà di informazione che si svolgerà a Bologna e invitiamo tutte e tutti ad attivarsi affinche questa puntata speciale di “Anno zero” sia vista e ascoltata da milioni e milioni di persone. I promotori hanno voluto chiamare l’evento “Rai per una notte”, una sorta di numero zero di un programma immaginario, noi, invece, vorremmo che potesse diventare la puntata numero uno di una futura tv libera da bavagli e da censure, di qualsiasi natura e di qualsiasi colore.
* Articolo21 – Micromega

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