Cooperazione internazionale contro tutte le mafie
Oggi, lunedì 22 marzo 2010, alle ore 12.30, si è svolto presso l’Ambasciata Britannica di Roma, in via XX Settembre, un incontro tra Libera e gli ufficiali di collegamento della ambasciate di Regno Unito, Portogallo, Svizzera, Germania, Austria e Polonia impegnati in attività di coordinamento con gli organismi italiani nella lotta al crimine organizzato.
L’iniziativa, organizzata e coordinata da Cristopher Layden, responsabile Giustizia e Affari interni presso l’Ambasciata Britannica, si è aperta con il contributo di Francesco Forgione, già Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia dal 2006 al 2008, che si è soffermato sulla dimensione economico-finanziaria e sulla globalizzazione delle mafie, ricordando l’importanza di legislazioni a livello internazionale che puntino a contrastare i fenomeni di immersione e occultamento degli ingenti capitali reinvestiti dalle holding criminali, in Europa come nel resto del mondo.
Tonio Dell’Olio, Direttore internazionale di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, ha raccontato l’esperienza della rete di antimafia sociale di cui è membro, descrivendo l’approccio della responsabilità condivisa e l’impronta educativa e culturale che anima le oltre 1.500 realtà che costituiscono Libera.
Una “soft diplomacy” – così Dell’Olio ha definito il lavoro di lobbying civile che ha portato a risultati fondamentali quali la legislazione sulla confisca e il riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi – che Libera ha voluto allargare all’intera Europa, attraverso il network “FLARE – Freedom, Legality and Rights in Europe”, e che grazie alla nascente “ALAS – America Latina Alternativa Social” arriverà anche nel continente martoriato dal narcotraffico e dal paramilitarismo.
L’incontro di questa mattina è solo la prima tappa di un percorso di scambio reciproco tra la rete di Libera e i funzionari delle ambasciate preposti al contrasto del crimine transnazionale, che sarà seguita a breve da un focus sulla legislazione relativa alla confisca dei patrimoni e sul loro riutilizzo sociale come strumento di lotta alle mafie.
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