Campagna “Iovotofuorisede”

40.014 pugliesi, 27.624 campani, 25.262 calabresi ma anche 24.838 veneti, 19.500 lombardi, 14.325 piemontesi. Questi i numeri dei soli studenti universitari che studiano al di fuori della loro regione di residenza (Fonte MIUR 2010). Di sicuro numeri altrettanto importanti riguardano i lavoratori fuori sede sui quali, però non esiste alcuna statistica organica.

L’Italia è un paese strano, persino i reclusi possono votare dal luogo di reclusione, così come i militari e i degenti ospedalieri. I giovani, studenti e lavoratori fuori sede, futura classe dirigente di domani, non hanno la possibilità di scegliere la classe dirigente che determina il loro presente.

Si fa un grande parlare di scarsa affluenza alle urne ma non si fa niente di concreto per agevolarla mentre ciò avviene regolarmente, DA DECENNI, in altri paesi europei quali Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Belgio, Danimarca e Paesi Bassi, solo per fare alcuni esempi.

Per questi motivi, qualche tempo fa abbiamo lanciato la petizione on-line IOVOTOFUORISEDE, per sensibilizzare al problema le istituzioni competenti e in breve tempo abbiamo riscosso un notevole numero di adesioni, superando ormai le 6.000 firme.

La risonanza ottenuta ha fatto sì che alcuni parlamentari si interessassero alla problematica proponendo in Senato (DDL n.1561 del 12 Maggio 2009) e alla Camera iniziative legislative volte ad introdurre anche in Italia metodologie di voto per coloro che vivono lontano dal luogo di residenza.

Durante questo periodo pre-elettorare vorremmo sensibilizzare al massimo
l’opinione pubblica sull’argomento.