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Sbavagliamoci

Di Norma Ferrara il . Lazio, Progetti e iniziative

“Il tentativo di imbavagliare la società non passerà”. Cosi le associazioni di categoria e i cittadini presenti davanti alla Rai oggi commentano la violazione del diritto ad essere informati ed informare in atto in questo periodo di elezioni regionali.  Stamani alle 12.00 davanti alla sede della Rai Fnsi, Usigrai, Articolo21, Federconsumatori, Cittadinanza Attiva e Altro Consumo, hanno letto gli esposti fatti al Tar (da parte di AltroConsumo) e all’Autorità garante per le comunicazioni (da parte della rete di Articolo21, Fnsi e Usigrai) e annunciato una giornata di mobilitazione nazionale, il prossimo 25 marzo, in cui verrà “violata” la legge del silenzio imposta in questo periodo e Annozero andrà in onda su web.

“Questa censura pre-elettorale  – dichiara in apertura, Carlo Verna dell’Usigrai, non ha precedenti. Sulla base di un provvedimento della Commissione di vigilanza, si è creato un oscuramento e un bavaglio. Da dieci giorni siamo senza dibattito in questo Paese. Questo è inaccettabile, l’Usigrai continuerà – prosegue Verna – questa battaglia in tutte le sedi possibili, nel rispetto della legalità”. Un appello che richiama alla precarietà di risorse, alle scelte di censura, alla riforma del TGR, strumentalizzata – dichiarano – “per togliere alcuni programmi dal palinsesto e non per raggiungere gli obiettivi di maggiore rappresentanza dei vari territori nella Rai”. Un appello, infine, all’Agcom “perchè sia  garante non solo delle violazioni ma anche delle cose che vengono omesse”.

Animatore della conferenza/evento e di questa mobilitazione permanente, l’associazione per la libertà di espressione, Articolo 21 con il suo portavoce Giuseppe Giulietti, che coordina gli interventi alla conferenza stampa e mette al centro del dibattito gli esposti presentati in queste settimane all’Agcom e al Tar. Fra questi ultimi, davanti a viale Mazzini, prendono la parola, Altro Consumo e Cittadinanza Attiva. “”Speriamo che il Tar, proprio nel giorno in cui sono al vaglio gli esposti presentati, dichiara Alessandro Cossu di Cittadinanza Attiva – prenda la decisione giusta nel rispetto del diritto dei cittadini ad essere informati dal Servizio pubblico. Così anche per Altro Consumo, che minaccia di prendere iniziative in merito al pagamento del canone Rai per il prossimo anno.

Non solo tv, ma anche web. Ne parlano Gianfranco Mascia del Popolo dei viola, che sottolinea ” il web è uno strumento in grado di aggiungere elementi importanti alla televisione, non ha il compito però di sostituirla”. E Vincenzo Vita del Pd: “stiamo lavorando per evitare che anche la rete possa essere soggetta ad autorizzazioni o censure, come previsto invece, dal decreto Romani”.  Se è vero che c’è un diritto all’espressione del pensiero e alla diffusione dell’informazione, è vero che ce n’è anche uno ad essere ascoltati. Lo ricorda Giuseppe Giulietti: “non è possibile che certi temi sociali, vengano delegati sempre in orari in cui l’ascolto è minimo. Questo equivale a non garantirne l’ascolto. Da viale Mazzini parte anche un appello di Giulietti ai colleghi presenti: “il 20 marzo a Milano ci sarà la manifestazione in memoria di tutte le vittime delle mafie, ci aspettiamo che la Rai, illumini questo tema trascurato”.

A chiudere l’incontro gli organi sindacali della categoria, la Federazione nazionale della Stampa. “Dichiariamo da oggi massima copertura sindacale a tutti coloro che vorranno violare questa legge bavaglio – annuncia Roberto Natale. Saremo vicini a tutti quei colleghi, da Vespa a Santoro, che vorranno garantire un dibattito pubblico in questo Paese, anzichè rimanere in silenzio e mettere a tacere l’informazione. Siamo qui – continua la Fnsi –   anche per dare sostegno a tutte le iniziative spontanee di cittadini che in queste settimane si stanno facendo avanti per chiedere che vengano rispettati i loro diritti. Dopo il 3 ottobre – conclude Natale – era già chiaro a molti che questi due diritti, diritto ad informare ed essere informati, non si risolvono a colpi di regolamenti.

“Il tentativo di imbavagliare la società – chiosa Natale – non passerà.”

 

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