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“Loro spengono la Tv, noi accendiamo il web”

Di Norma Ferrara il . Lazio

Era l’unico colore libero che la politica avesse lasciato in disparte negli anni e il movimento spontaneo, nato su web, l’ha scelto per rappresentare con forza e intensità la necessità di una partecipazione in prima persona, di una reazione forte e collettiva, alle scelte dell’attuale maggioranza di Governo. “Il popolo viola – racconta Gianfranco Mascia – nasce dall’idea che non si può più stare con “le mani in mano” rispetto a quello che sta accadendo in Italia. Così si sviluppa la storia di un movimento spontaneo, trovatosi su web, attraverso social network e condivisione di materiali in rete. Gianfranco Mascia l’ha raccontato in un libro dal titolo “Il popolo viola” quasi a suggellare immediatamente la straordinarietà di un’esperienza semplice e intensa, possibile solo oggi, in questa forma, grazie al mondo di democrazia virtuale e sempre più reale, che internet offre al Paese. Attraverso un click del mouse, corrono in Rete, le istanze di un Paese che non si vede più rappresentato né dalla maggioranza, né dall’opposizione e non avendo trovato, sui territori, una via d’uscita, l ‘ha cercata nella cittadinanza, da sud a nord, dai lavoratori licenziati, agli studenti in attesa di lavoro, ai ricercatori universitari in fuga verso l’estero, solo per citarne alcuni.

“Il popolo viola, nasce soprattutto  – sottolinea Mascia – in relazione alle scelte del Governo che mettono in pericolo oggi la democrazia. C’è una maggioranza  parlamentare che si sta occupando di emanare leggi che per la maggior parte riguardano il Capo del Governo mentre si stanno occupando poco dei problemi quotidiani, dal lavoro alla crisi economica. Solo per fare un esempio Mascia cita l’inizio dell’anno negli altri stati Europei: ” gli altri hanno parlato di economia e misure contro la crisi, qui da noi del problemi del nostro premier”. Tutto questo ha portato la gente a risvegliarsi dal torpore, da questo “pensiero pigro” e a ribellarsi”. Una protesta che non è riuscita ad inserirsi nella politica ufficiale, quella dell’opposizione. A tal proposito Gianfranco Mascia, ricorda: “negli anni ci siamo scontrati con muri di gomma, sindacati partiti di opposizione e non abbiamo trovato soluzione. Dunque non è un problema di chi sta al governo ma di chi – ampiamente –  ci governa da anni”.  Informazione e web, sono due strumenti fondamentali di questa protesta. “La caratteristica di quello che io chiamerei “in-movimento” è quella di proporre e fare e non solo di protestare. L’idea che ho del popolo viola – commenta Mascia – è quella di una cosa che sta espandendosi gradualmente e porterà, sempre piu persone, ad aderire all’idea che bisogna reagire”.

 Senso di responsabilità e  reazione sono le parole chiave di questo movimento nato su web ma che oggi conta moltissime presenze nelle piazze, nei sit -. in, in numerose manifestazioni sui temi centrali come la magistratura e l’informazione. In molti li accusano, un po’ come accaduto per i comitati di Beppe Grillo, di essere antipolitica, a queste accuse Mascia risponde cosi: “noi non siamo anti politica, siamo profondamente politica; perché mai altrimenti da singoli cittadini ci saremmo mossi, se non per l’amore per la politica? Sarebbe utile, piuttosto, che l’Italia diventasse sempre più un luogo di democrazia partecipata e internet può  rappresentare quel collegamento virtuale che oggi manca nel Paese reale”.  Un Paese che fa i conti sempre più con una informazione parziale, limitata e differente dal resto dell’Europa. Il popolo viola ha protestato nelle ultime ore sotto la sede Rai di viale Mazzini contro la scelta di sospendere sino alle prossime elezioni la presenza di politici in Tv. “E’ assurdo commenta Mascia – cosi come bene raccontava Roberto Natale, della Fnsi. Intervistato da una Tv olandese, il presidente della Federazione della Stampa,  sotto la Rai ha cercato di spiegare perché nel loro paese i politici vanno in Tv sino all’ultimo giorno per spiegare ai cittadini i loro programmi e da noi invece accada esattamente l’inverso. “L’ informazione  – chiosa Mascia  – è un bene pubblico al pari dell’acqua, se troviamo acqua sporca reagiamo, se non abbiamo informazione limpida dobbiamo reagire, perchè è un bene di tutti. L’informazione invece sta diventando progressivamente un bene dei partiti che presidiano la Rai”. Il lavoro del popolo viola continua e Mascia dichiara: “Aspettiamo, purtroppo preoccupati, l’approvazione dell’illeggittimo sospetto, come lo chiamiamo noi, al Senato. Siamo pronti ad intervenire con sit – in di protesta,  sposteremo il nostro presidio da Montecitorio a piazza Navona. E poi ancora tante le iniziative locali in cantiere. Una su tutte proprio sull’informazione, in via di definizione. Con molta probabilità sotto le sedi Rai, per tutto il periodo di bavaglio pre -elettorale, i gruppi locali del popolo viola protesteranno contro l’oscuramento della politica. Come dire, conclude Mascia: “loro spengono la Tv noi accendiamo il Web.”

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