Pg corte conti Lazio, diffusa tra i colletti bianchi
È allarme mafia soprattutto tra i ‘colletti bianchì «anche pubblici amministratori». Lo denuncia il procuratore regionale del Lazio della Corte dei Conti Pasquale Iannantuono nella sua relazione di inaugurazione dell’anno giudiziario. «Ancora più grave conseguenza -denuncia il pg del Lazio- è l’esonero da ogni azione di danno all’immagine nei confronti di quegli amministratori che, pur avendo agevolato o tollerato e comunque consentito a poteri mafiosi di infiltrarsi negli enti da essi gestiti così, di fatto, distruggendone la reputazione, risultino poi condannati non per specifici delitti contro la P.A. , ma per associazione mafiosa e voto di scambio ovvero soltanto per concorso esterno in associazione mafiosa, grave delitto questo che appare diffuso soprattutto nella categoria dei cosiddetti ‘colletti bianchì anche pubblici amministratori». Per quanto riguarda l’attività della Procura regionale svoltasi nell’anno appena trascorso, il pg segnala che è stata emessa citazione per il ristoro del danno patito da Ferrovie dello Stato Spa «per le abnormi liquidazioni godute da un amministratore delegato». Un’ipotesi di danno che riguarda la determinazione del trattamento economico di un presidente e amministratore delegato di Alitalia viene segnalata per quanto riguarda l’emolumento variabile, definito in misura di 750 mila euro da corrispondere al raggiungimento di obiettivi annuali, oggettivi, specifici e misurabili correlati al piano industriale che avrebbero dovuto essere definiti dal cda della società«.
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