Siracusa: Operazione “Zero Tituli”
Arrivano gli arresti domiciliari per l’avvocato Pierluigi Spadafora del Foro di Salerno, custodia cautelare per le due collaboratrici: Corrada Sapia che si qualificava come avvocato, senza avere la laurea e Bruna Di Rosolini. Si chiama Operazione “Zero Tituli” l’operazione che ha permesso, su ordine della Procura e del GIP di Siracusa, tre ordinanze di custodia cautelare: due di custodia in carcere e una di arresti domiciliari. I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata alla commissione di falsi per l’ottenimento di titoli di soggiorno, nonché falsi materiali in atto pubblico, riconosciuti solo per Sapia e Di Rosolini. Dal punto di vista numerico l’indagine ha accertato la commissione di: 430 reati di falso in autentica di firma in mandato difensivo; 430 reati di falso in autentica di firma in richiesta all’Ordine di ammissione al gratuito patrocinio (art. 78 T.U. spese di Giustizia, confermato dalla documentazione sequestrata); 24 reati di falso in atto pubblico finalizzato al rilascio di permessi di soggiorno;16 reati di favoreggiamento della permanenza clandestina. Per effetto di tali condotte, 430 stranieri sono stati privati del diritto al controllo giurisdizionale sui provvedimenti in materia di asilo politico e trattati non come clienti, da seguire attentamente caso per caso, ma solo come strumenti necessari per ottenere la liquidazione di ingenti somme di denaro attraverso il riconoscimento del gratuito patrocinio.
I reati sono stati commessi nell’ambito della gestione del Centro di Accoglienza di Cassibile assegnata all’Associazione Alma Mater (nella quale lavoravano la Sapia e la Di Rosolini). Tra gli obblighi della convenzione vi era quello di assicurare un’ informazione legale agli immigrati e, per adempiere a tale obbligo, la Alma Mater si è rivolta alla associazione Ponte sul Mediterraneo ONLUS, di cui è presidente l’Avvocato Spadafora . Nello specifico la Sapia e la Di Rosolini, che lavoravano presso le strutture gestite dalla Alma Mater, ottenevano il “contatto” con gli stranieri e li indirizzavano presso lo Studio dell’avv. Spadafora, nell’ambito del quale le stesse procedevano – con la consapevolezza dello Spadafora – all’attività di redazione dei ricorsi. Le intercettazioni telefoniche hanno evidenziato gli strettissimi rapporti che legano i protagonisti della vicenda con le tre associazioni (Alma Mater, Associazione Ponte sul Mediterraneo, Studio Legale Spadafora).
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