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Mafia: Cia, furti mezzi agricoli e animali i reati più numerosi in Campania

Da ANSA il . Campania

Al primo posto, per numero, fra i reati i furti di attrezzature e di mezzi agricoli. Il racket è il secondo reato, sempre per numeri di crimini commessi che si registra. Segue a debita distanza l’abigeato, un reato antico, ma in continua crescita. Ogni anno circa 100.000 animali spariscono, la gran parte destinata alla macellazione clandestina. Si tratta essenzialmente di bovini e maiali, ma anche di cavalli e in prossimità delle feste pasquali agnelli e pecore. È quanto denuncia la Cia-Confederazione italiana agricoltori in occasione della sua V Assemblea elettiva nazionale. Nello scorso biennio diverse e importanti operazioni delle forze dell’ordine hanno messo in risalto la vastità del fenomeno, che non si esaurisce alle regioni meridionali, ma tocca tutta l’Italia. Il sequestro di allevamenti di cavalli è una costante che compare in diverse inchieste. Anche i furti di prodotti agricoli sono, di poco, meno frequenti dell’abigeato. Ma non si tratta di occasionali furtarelli. Siamo in presenza di massicce sottrazioni del prodotto (spesso direttamente dalla pianta), che prevede una scientifica e organizzata operazione di raccolta. Tra i reati si segnalano, inoltre, il danneggiamento alle colture e le aggressioni nei confronti delle persone. Reati tipici dell’avvertimento mafioso a chi si dimostra restio a cedere ai ricatti. Più distinti, fenomeni di usura e il pascolo abusivo. Non meno grave è l’odioso ‘caporalatò, con lo sfruttamento, da parte della criminalità organizzata, soprattutto di extracomunitari (come ha messo in risalto la recente vicenda di Rosarno), molti dei quali irregolari. Meno frequenti, ma presenti, sono i furti di centraline per l’irrigazione, soprattutto nelle regioni dove c’è il problema cronico della carenza d’acqua. Per le stesse ragioni, si verificano allacciamenti abusivi ed estrazione dell’acqua da pozzi non regolari.

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