Un codice per le “candidature pulite”
La Commissione parlamentare antimafia approva un codice per le “candidature pulite”. Giovedì 18 febbraio, all’unanimità, la Commissione parlamentare antimafia ha approvato una importante relazione riguardante il tema della formazione delle liste dei candidati per le elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali. Si tratta di un codice di autoregomantazione – che tiene conto di quello approvato dalla stessa Commissione (Presidente Forgione) il 3 aprile 2007 – composto di tre articoli e rivolto ai partiti, in base al quale, come recita l’articolo 1, gli stessi «si impegnano a non presentare e nemmeno a sostenere, sia indirettamente sia attraverso il collegamento ad altre liste, candidati alle elezioni regionali, dei consigli provinciali, comunali e circoscrizionali coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato emesso decreto ch e dispone il giudizio, ovvero sia stata emessa misura cautelare personale non revocata né annullata, ovvero che si trovino in stato di latitanza o di esecuzione di pene detentive, ovvero che siano stati condannati con sentenza anche non definitiva» per una serie di gravi delitti. Chi aderendo al codice non avrà rispettato quanto da esso previsto dovrà darne pubblica motivazione.
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