Mafia: estradato Loconsolo, tra 100 latitanti più pericolosi
È stato estradato oggi in Italia da Santo Domingo Saverio Loconsolo, 31 anni, di Melfi, ricercato per associazione mafiosa, estorsione e usura ed inserito nella lista dei cento latitanti più pericolosi. Sotto scorta, Loconsolo è giunto poco prima delle 12,30 all’aeroporto di Fiumicino con un volo di linea proveniente dalla Repubblica Dominicana. Sbarcato per ultimo dall’Airbus A330 della Livingston, il ricercato, giubbotto rosso aperto sul davanti, polo a strisce orizzontali bianche e celesti, tipo quelle indossate dai giocatori di rugby, jeans chiari, le manette ai polsi, è stato quindi condotto negli uffici della Polizia Giudiziaria del Leonardo da Vinci dove, a seguito della notifica del mandato di cattura internazionale emesso dalla Procura di Potenza, è stato arresto prima di essere tradotto nel carcere di Civitavecchia. Ritenuto associato al clan Cassotta di Melfi, Loconsolo era fuggito dall’Italia nell’aprile del 2009, pochi giorni prima che gli fosse notificato un provvedimento di custodia cautelare per alcuni episodi di estorsione e incendi di autovetture. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, prima di rifugiarsi a Santo Domingo dove da alcuni anni vive sua madre e dove gli uomini dello Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia, dopo alcuni giorni di osservazione e pedinamenti delle persone a lui più vicine, lo hanno bloccato mentre prendeva il sole su una spiaggia, Loconsolo si sarebbe inizialmente nascosto in Venezuela. A congratularsi per l’operazione che ha portato all’arresto del latitante condotta, oltre che dagli uomini dello Sco della Polizia, anche dall’Interpol e dalla Squadra Mobile di Potenza, erano stati nei giorni scorsi i ministri dell’Interno e della Giustizia Roberto Maroni e Angelino Alfano.
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