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Criminalità straniera, traffici illeciti e prostituzione

Di Fabio Cesari il . Toscana

Dopo la prima puntata (La criminalità organizzata in Toscana, storia, caratteristiche, evoluzioni), l’analisi che la  Regione Toscana sta portando avanti con la collaborazione del Prof. Enzo Ciconte e Avviso Pubblico, si è spostata sul tema della criminalità straniera. Questa ricerca  è stata presentata mercoledi 17 febbraio 2010. La criminalità straniera ha avuto una presenza fino ad ora, poco conosciuta ma ben presente sul territorio della regione, dedita soprattutto allo sfruttamento della prostituzione e al traffico di stupefacenti. Una presenza attiva ormai da 15-20 anni. Albanese, Slovena, sud-americana, russa, nigeriana, cinese, sono le principali categorie di criminalità che si muovono su questo territorio. 

La ricerca sottolinea che…..”se ci saranno forme di coabitazione criminale oppure guerre per il predominio territoriale o negli affari illegali, solo il tempo potrà dirlo”  e pone attenzione sui materiali che vengono “trafficati”: armi, rifiuti tossici e radioattivi. Quello che è fiorente in Toscana è il mercato del sesso a pagamento; una vera e propria industria. Le italiane sono pressoché scomparse incalzate dalle colleghe straniere. Alle latino-americane, alle nigeriane alle ragazze dall’est-europa,  negli ultimi anni, si sono aggiunte ragazze  provenienti dalla Cina; comunità molto numerosa in Toscana soprattutto nell’hinterland fiorentino.  Molti Sindaci hanno cercato di contrastare questo fenomeno a suon di ordinanze, ma con l’effetto di aumentare la clandestinità spostando tutto all’interno di appartamenti e aumentando sia il rischio sanitario che di sicurezza nei confronti delle ragazze costrette a prostituirsi.
 La ricerca sottolinea come questo fenomeno della criminalità straniera, sia stato causato dalla globalizzazione e della caduta del Muro di Berlino che causa effetti non desiderati, proprio nel cortile di casa. Il modo migliore per stare al riparo non è rinchiudersi nel proprio guscio territoriale, che è sempre fragile ed esposto alle aggressioni esterne, ma quello di  conoscere i fenomeni e valutare i possibili effetti.

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