Pubblicato il bando per la costituzione della cooperativa “Le Terre di don Peppe Diana Libera Terra”
E’ stato pubblicato il bando pubblico per
la selezione di 5 figure professionali che andranno a costituire la
cooperativa sociale che gestirà, nella fase iniziale, un caseificio,
terreni agricoli, operante quindi nei settori lattiero – caseario e
agroalimentare sui terreni confiscati alla camorra nei comuni di
Cancello ed Arnone, Carinola, Castel Volturno, Pignataro Maggiore e
Teano. Prende il via la cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra” che
vede insieme le Istituzioni e la società responsabile per lavorare al
riscatto culturale, sociale ed economico di un territorio, che non
vuole più essere terra di camorra. La nascita di questa realtà si
inserisce all’interno del progetto “La mozzarella della legalità”,
finanziato dalla Fondazione per il Sud.
Trasformare queste
terre, confiscate a spietati criminali, nelle “Terre di don Peppe
Diana”, per continuare, nel suo segno, a costruire comunità alternative
alle mafie è il sogno di quanti, in questi anni, hanno tenuta accesa la
fiaccola della memoria del giovane sacerdote ucciso dalla camorra nella
sua chiesa. Sono 5 le figure professionali richieste:
un operaio agricolo trattorista, due operai aiuto casaro, un agronomo o
agrotecnico o perito agrario, un responsabile prodotto. Le domande di richiesta di ammissione dovranno essere spedite entro le ore 12,00 del giorno 10 marzo 2010.
La domanda di adesione potrà essere richiesta e ritirata presso
l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di ciascuno dei Comuni promotori
del bando, nonché scaricata dal sito www.libera.it, www.dongiuseppediana.it, www.fondazioneperilsud.it e dal sito www.beniconfiscati.gov.it,
oltre che dai siti delle istituzioni ed enti locali coinvolti. Con il
bando pubblico si vuole favorire le capacità, i talenti e le
sensibilità locali al fine di selezionare un gruppo di giovani che,
dopo una fase di formazione e di start-up, concretizzerà il piano
d’impresa della prima cooperativa Libera Terra in Campania.
Lo
studio di fattibilità, elaborato dall’Agenzia Cooperare con Libera
Terra grazie alle competenze messe a disposizione dai soci Granarolo,
Alce Nero & Mielizia, CIA e Legacoop Campania, prevede la
realizzazione di una impresa cooperativa attenta alle produzioni
biologiche di alta qualità e rispettose delle tradizioni locali, capace
di coinvolgere altri produttori sani del territorio promuovendo anche
attività di fattoria didattica e di turismo responsabile. Particolare
attenzione verrà data anche alla fase di selezione e formazione
professionale dei candidati, grazie all’esperienza degli associati
Obiettivo Lavoro e Erfes Campania.
Prima dell’avvio
dell’attività imprenditoriale, il bene confiscato a Castel Volturno è
stato utilizzato come bene collettivo. Molte organizzazioni del mondo
sindacale, imprenditoriale, economico, culturale, istituzionale hanno
aderito all’invito di presidiare la struttura rendendola viva, con
iniziative, eventi, campi di volontariato, infopoint e sportelli di
servizio.
Il grano raccolto nel comune di Pignataro Maggiore è
stato trasformato nei paccheri Libera Terra, che nei prossimi giorni
saranno distribuiti e commercializzati in tutta Italia.
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