Il diritto di ‘abitare’
Difesa del diritto alla casa e politiche dell’abitare sono state al centro del del dibattito svoltosi questo pomeriggio presso la ‘camera di commercio’ di Terni.
A fare il punto della situazione Walter De Cesaris, dell’Unione degli Inquilini, che delinea un panorama nazionale che si configura come ‘emergenziale’, sottolineando come per troppo tempo il problema dell’edilizia sia stato confinato dall’agenda delle priorità di questo paese. Come afferma anche Damiano Stufara, l’Assessore della Regione Umbria e coordinatore degli Assessori regionali alla casa “il tema della casa è stato trattato come una questione economico finanziaria”.
E’ soprattutto il rapporto tra pubblico e privato il nodo fondamentale per comprendere le contraddizioni di un sistema in cui si costruisce molto, ma sempre più gente resta senza la possibilità di rivendicare un tetto.
La sperequazione tra quanti vivono sotto le soglie di povertà e l’offerta di case popolari, l’esplosione degli sfratti per morosità e la penetrazione dell’usura sono l’altra faccia di quel processo speculativo che ha visto la finanza come locomotiva dell’immobiliare, laddove privatizzare i profitti significa socializzare le perdite. Anche gli interventi statali come i condoni, i tagli alla spesa sociale per il sostegno alle famiglie, la sottrazione dei beni sequestrati alle mafie all’uso sociale per poterli vendere all’asta, sono misure inadeguate ad affrontare l’emergenza abitativa.
Il problema edilizio, ammonisce De Cesaris, non è da affrontare però in maniera ‘emergenziale’ poichè in clima d’emergenza tutto è concesso: condoni, speculazioni, sfratti, leggi xenofobe.
E’ necessaria, invece, una nuova politica della casa che non si fondi soltanto sul ‘mercato’ e sull’indirizzo del governo nazionale, ma su una politica che guardi alle autonomie locali, al recupero urbano, alla riqualificazione e al rilancio dei centri storici, anche tramite il riutilizzo di edifici pubblici in disuso da recuperare a fini abitativi.
“Bisogna capire che oggi non si può parlare solo di politica della casa popolare ma di uno spazio aperto alla città” afferma Roberto Tricarico – assessore alle politiche abitative di Torino – c’è la necessità di riqualificare e condividere gli spazi sociali in cui il diritto alla casa coincida col diritto all’abitare.
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