Condannato in appello ex senatore Dc Inzerillo
L’ex senatore democristiano
Vincenzo Inzerillo è stato condannato dai giudici della prima
sezione della corte d’appello di Palermo a 5 anni e 4 mesi per
concorso in associazione mafiosa.
Il collegio, presieduto da
Gioacchino Mitra, ha parzialmente riformato la sentenza di primo
grado modificando il capo di imputazione originario che
prevedeva il reato di associazione mafiosa, riducendo la
condanna di 8 anni inflitta dal tribunale.
Inzerillo aveva ricevuto l’avviso di garanzia nel ’93 ed era
stato arrestato due anni dopo. Nel 2000 si era concluso il
processo di primo grado. Nel 2004 la corte d’appello, ribaltando
il verdetto, aveva assolto l’ex politico. La sentenza, nel 2006,
era stata annullata con rinvio dalla corte di cassazione: da qui
il secondo processo di appello concluso oggi.
A carico di Inzerillo, che secondo l’accusa sarebbe stato
l’esponente politico di riferimento dei capi mafia Filippo e
Giuseppe Graviano, le dichiarazioni di numerosi pentiti come
Gioacchino Pennino, il killer di Brancaccio Giovanni Drago,
Tullio Cannella, Vincenzo Sinacori, Angelo Siino e, da ultimo,
Gaspare Spatuzza che proprio nel secondo processo d’appello a
Inzerillo, ha «debuttato» come testimone in un’aula di
giustizia.
L’accusa in aula era sostenuta dal pg Vittorio Teresi
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