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Avviso Pubblico visita le terre di don Diana

Di Michele Docimo il . Campania

Si è conclusa la tre giorni del coordinamento pisano di Libera ed Avviso Pubblico in visita nelle terre di don Peppe Diana. Al viaggio hanno partecipato oltre 75 persone tra amministratori locali, rappresentanti di Libera, dell’Arci, della Cgil, dell’Anpi e di molte altre associazioni locali. Hanno guidato la delegazione, Gabriele Santoni, assessore alla legalità e vice presidente nazionale di Avviso Pubblico e don Armando Zappolini, referente di Libera-Pisa. Le istituzioni erano rappresentate, oltre anche dai sindaci ed assessori dei comuni di Ponsacco, Vicopisano, Cascina, San Giuliano, Calci, Vecchiano oltre a Pisa, San Miniato, Santa Croce, Santa Maria a Monte, Pontedera, Lari, Calcinaia.

Della delegazione facevano parte anche diversi dirigenti scolastici della provincia e giovani dei territorio.La missione del coordinamento è stata quella di consegnare un trattore alla cooperativa “le terre di don Peppe Diana” frutto del ricavato di una serie di iniziative, come le cene della legalità, che si sono tenute nei Comuni della Provincia. Il presidio di Libera Caserta, dal canto suo, ha utilizzato i tre giorni per far visitare i luoghi simbolo e raccontare i percorsi di lotta e riscatto sociale dell’intero territorio. Oltre alla visita alla fattoria di CastelVolturno dove sorgerà il caseificio della MozzaGiusta con l’inaugurazione della biblioteca allestita coi libri donati dallo stesso coordinamento pisano, particolarmente toccante è stata la visita della delegazione al cimitero di Casal di Principe per rendere omaggio alla tomba di don Peppe Diana e la successiva visita ai genitori del sacerdote ucciso dalla camorra.
«Noi siamo l’altra parte del territorio – ha affermato il capo delegazione Gabriele Santoni – qui c’è un pezzo di società che per noi è un laboratorio. Portiamo aiuto, portiamo mezzi ma non andiamo mai via a mani vuote. Portiamo via un pezzo di voi che siete qui su questi territori difficili e che vi date da fare. Riceviamo il calore di una popolazione che è in trincea: un popolo che è la parte sana di questa società. riteniamo che il vostro sia un esempio importante. Abbiamo trovato una grande accoglienza oltre ogni aspettativa, tanto grande quanto l’esperienza che avete nell’essere all’altezza delle complicazioni che vi si presentano ogni giorno. Ringrazio tutti voi per quello che c’avete dato».
«Nonostante il periodo delle feste natalizie e l’alluvione che ha colpito le nostre terre – traccia con queste parole un bilancio della due giorni don Armando Zappolini – sono molto contento di aver coinvolto tante persone nella nostra carovana. Questo è un segno di salute civile. Ci ha soddisfatto anche l’accoglienza riservataci ma, d’altronde, si sa che più si scende l’Italia e più calore si riceve e questo non solo da un punto di vista climatico.Il bilancio di questi tre giorni nelle Terre di don Peppe Diana è quello di vedere un popolo che da qualche tempo dà segnali di risveglio e questo è un segno di buona salute, a medio termine, per l’Italia. Noi abbiamo raggiunto quella che è la nostra parte ossia dare solidarietà concreta a queste persone che sono in prima linea. Occorre fare rete nella lotta alle mafie io faccio sempre l’esempio che siamo tanti canali e solo quando si collegano tra loro i vari canali si riesce a navigare».

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