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Ingroia, per concorso esterno ok a norma equilibrata

Fonte: Ansa il . Sicilia

Sul concorso esterno in
associazione mafiosa «si potrebbe articolare una norma
equilibrata, con un ambito di applicabilità nè troppo ampio
nè troppo ristretto». Lo afferma il procuratore aggiunto di
Palermo, Antonio Ingroia, il pm che ha sostenuto l’accusa
proprio per concorso esterno nel processo di primo grado contro
il senatore Marcello Dell’Utri in un intervento su «S», il
magazine di cronaca e attualità in edicola da sabato prossimo
«Ma per arrivare a questa soluzione sarebbe necessario
confrontarsi in modo civile e serio sulle possibilità di
coniare una previsione di legge – aggiunge – che stabilizzi i
presupposti del reato di ‘sostegno alla mafià oggi sanzionata
col concorso esterno».

Il magistrato non chiude la porta a una proposta di legge per
definire il reato, finora affidato solo alle interpretazioni, a
patto di garantire «fiducia reciproca fra politica e
magistratura, riconoscimento dell’esigenza di punire condotte di
questo genere e ricerca comune di un punto di equilibrio».
Ingroia, però, precisa che l’assenza di una norma specifica,
al momento, è perfettamente coerente con l’ordinamento
italiano: «Ogni studente di giurisprudenza – spiega il
magistrato – sa che la mancanza nel codice penale di un’apposita
disposizione incriminatrice per il ‘concorso esterno
nell’associazione mafiosà è perfettamente normale, così come
per ogni altra ipotesi di concorso in qualsiasi reato»

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