Omicidio come “regalo di Natale”
I fratelli Graviano, per dirla alla stessa maniera del senatore Marcello Dell’Utri, si sono ravveduti anche per la morte dell’agente di custodia Giuseppe Montalto? Se il parametro di valutazione è il silenzio, opposto anche rispetto a questo omicidio, così come per altri fatti altrettanto gravi o efferati come la strage di Firenze del 1993, la risposta è certamente positiva. Si sono ravcveduti senza tanta fatica.
Chi era Giuseppe Montalto. Ce lo ricorda Libera di Trapani. Era un ragazzo marito e padre di 30 anni che svolgeva il suo lavoro mostrando comprensione verso chi, dovendo scontare un debito con la società, era costretto a vivere in carcere. Il 23 dicembre 1995 venne ucciso dalla mafia in una frazione di Trapani, a Pietretagliate davanti la casa del suocero da due killer che non si fecero scrupoli per la presenza della moglie incinta e della figlioletta di 10 mesi. L’Agente Scelto della Polizia Penitenziaria Giuseppe Montalto era in servizio da un paio d’anni al carcere dell’Ucciardone di Palermo e pagò con la vita la sua dedizione al dovere per aver sequestrato un “pizzino” che era appena passato dentro il carcere nelle mani di 3 boss, Mariano Agate, Giuseppe Graviano e Raffaele Ganci. Dei due killer unop è stato identificato e condannato, si tratta di Vito Mazzara, all’ergastolo anche per questo omicidio, indagato anche per il delitto del sociologo e giornalista Mauro Rostagno. Mazzara era il killer di fiducia della cosca di Trapani. Fu il capo mafia Vincenzo Virga a ricevere dai palermitani l’ordine di uccidere Montalto. La sua morte, raccontarono i pentiti, era il “regalo di Natale” ai boss detenuti al 41 bis.
In questi giorni il Coordinamento Provinciale di Trapani di Libera Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie vuole ricordare questo grande Uomo alle 10 del 18 dicembre 2009 presso la piazza “Giuseppe Montalto” di Palma (frazione di Trapani) con una breve cerimonia commemorativa tenuta da padre Antonino Gerbino e la consegna dei “Doni” (generi alimentari di prima necessità che verranno devoluti alle famiglie bisognose della Parrocchia di Palma).
Di seguito, alle 11 presso l’Istituto Comprensivo “Collodi – Sturzo” di Marausa si terrà l’incontro “IL RUOLO DIFFICILE, UNICO ED ECCEZIONALE DELLA POLIZIA PENITENZIARIA” con Liliana Riccobene ved. Montalto, il Dott. Renato Persico (Direttore della Casa Circondariale di Trapani), il Commissario Michele Buffa (Comandante della Polizia Penitenziaria di Trapani) e Giuseppe Ortisi (Direttore della Casa Circondariale di Trapani all’epoca dell’omicidio).
La società chiede al personale tutto dell’Amministrazione Penitenziaria, nonostante le mille difficoltà, dovute anche ultimamente alla carenza di fondi, di riuscire là dove spesso le altre istituzioni – scuola, famiglia, chiesa, associazioni -hanno fallito, chiede di riportare al rispetto della legalità coloro che sono indotti a vedere nella legalità il nemico colpevole di averli puniti o che alla legalità vogliono sostituire un contro-potere criminale. In questa maniera si vuole perpetuare la memoria dell’agente Montalto.
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