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«O ci danno la piscina o ce la andiamo a prendere»

Di Alessandra del Giudice il . Campania

“Mobiliterò una città intera. La piscina o ce la danno o ce la andiamo a prendere” è una promessa determinata quella di Sauro Secone, sindaco del Comune di Quarto, che domani alle 10.00 scenderà in strada a via Marmolito a Quarto a fianco dell’intera cittadinanza per chiedere alle istituzioni sovracomunali di avviare quanto prima i lavori per la trasformazione dell’ex cementificio di via Marmolito, in una struttura sportiva comunale.

Il terreno con le betoniere di oltre 15 mila metri, dove il clan Nuvoletta impastava il cemento utilizzato negli anni ’80 per realizzare migliaia di costruzioni abusive nella zona flegreo-giuglianese, è stato confiscato negli anni ’90 e destinato dal Comune al Consorzio S.O.L.E. (Sviluppo, Occupazione, Legalità Economica) che, grazie alla legge 109/96, dovrebbe trasformarlo in un centro polisportivo gestito dalle cooperative sociali e alle associazioni del territorio.

Una piscina coperta con annessi spogliatoi, servizi ed infermeria, una zona destinata per le attività ludiche estive e un campo di basket: per realizzare l’ambizioso progetto il Consorzio S.O.L.E. ha richiesto un finanziamento del PON sicurezza al Ministero dell’Interno di 2,6 milioni di euro, budget già ribassato rispetto alla richiesta del Comune di 5 milioni.

Ma per ora non si hanno risposte ed il timore che la piscina non venga mai realizzata appare più che mai giustificato alla luce dell’emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, che prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi. Il terreno di Via Marmolito, che dopo la confisca è stato utilizzato come sversatoio di rifiuti tossici, è stato interamente bonificato e recuperato dai lavori realizzati dalla Recam per conto del Comune di Quarto con un esbrorso di 600 mila euro ma attualmente giace inutilizzato.

 “Non realizzare la piscina sarebbe una vittoria per la camorra ed una sconfitta morale e concreta per i cittadini – sottolinea Secone-. Circa 2 milioni di abitanti della provincia a nord di Napoli, dopo la chiusura della piscina di Arcofelice per la ristrutturazione, hanno a disposizione soltanto la piscina di Monteruscello nel Comune di Pozzuoli. Già siamo stati costretti a ridimensionare il progetto della piscina che da 50 metri sarà ridotta a 30, ma almeno vogliamo che si realizzi”.

E’ proprio grazie ai fondi del PON che il Consorzio S.O.L.E ha realizzato una struttura sportiva con piscina a Giugliano nella ex villa-bunker del boss Rea. Citando l’esempio positivo di Parco Ammaturo, Lucia Rea, dirigente del Consorzio S.O.L.E., sottolinea l’impegno della Provincia nel realizzare la cittadella di Quarto: “Dopo il successo di Villa Amaturo, la piscina di Quarto è all’ordine delle nostre priorità. Il progetto è stato già depositato alla prefettura dopo essere passato al vaglio della commissione regionale per i PON, ora dipende tutto da Roma che può scegliere di destinare i fondi o preferire qualche altro progetto. Dobbiamo aspettare il comitato definitivo che si riunisce. Incrociamo le dita”.

Domani scenderanno in campo per chiedere “se e quando Quarto potrà avere la sua piscina”: cittadini, parrocchie, scuole e associazioni e famosi personaggi dello sport (Patrizio Oliva, Salvatore Aronica, difensore SCC NAPOLI; Patrizio Oliva, campione del mondo di pugilato;  Nicola Belardo, rugbysta nazionale ,under 20; Luciano Dublino, rugbysta società PARTENOPE Rugby) .

A replicare alla richiesta di risposte concrete: Domenico Tiseo, assessore pubblica istruzione del Comune di Quarto; Alfonsina De Felice, assessore regionale alle politiche sociali;Franco Malvano assessore provinciale alla legalità; S.E. Mons. Gennaro Pascarella, vescovo della diocesi di Pozzuoli; Lucia Rea, Consorzio SOLE; Don Tonino Palmese, associazione Libera; Antonello Ardituro, magistrato della direzione distrettuale antimafia.

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