“Alta mafia”, chiesti 16 anni per Lo Giudice in appello
E’ giunto alla fase d’appello il processo nell’ambito dell’operazione “Alta mafia”, l’indagine avviata dalla squadra mobile di Agrigento che svelò una serie di corruzioni di funzionari pubblici, tra i quali quelli dell’Istituto autonomo case popolari della città. Il Pg di Palermo ha chiesto un totale di 65 anni di reclusione per i 12 indagati, tutti accusati di associazione mafiosa e corruzione.
La pena più alta, pari a 16 anni e otto mesi, è stata richiesta per Vincenzo Lo Giudice, ex assessore regionale dell’Udc. Gli altri imputati, tra i 12, sono l’ex sindaco di Canicattì, Antonio Scrimali, condannato in primo grado a 4 anni e 2 mesi, l’imprenditore Calogero Marino, condannato a tre anni, il capomafia di Canicattì Calogero Di Caro, condannato a dieci anni, e l’ex boss Maurizio Di Gati, adesso collaboratore di giustizia.
Tra le aggiudicazioni “manovrate” ci sarebbero quella del centro commerciale di Castrofilippo e quella delle opere di urbanizzazione della frazione di Villaseta. Ormai manca poco alla chiusura del procedimento; è probabile che la sentenza venga emessa già il 9 dicembre.
Trackback dal tuo sito.