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Emiliano e Ciotti: enti esclusi dai fondi per le vittime di mafia

Di Stefano Fumarulo il . Puglia

Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, e il presidente di LIBERA, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, don Luigi Ciotti, segnalano che con il cosiddetto “pacchetto sicurezza” è stata modificata la disciplina per l’accesso al “Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso”.

Di fatto l’approvazione del pacchetto sicurezza ha eliminato gli enti, tra cui le Amministrazioni locali e le Associazioni, tra i beneficiari indicati come soggetti legittimati al riconoscimento dei risarcimenti dei danni ottenuti con la costituzione di parte civile nei processi di mafia.

Tale modifica comporta, oggi, l’assoluta impossibilità per gli enti di procedere al recupero in via giudiziaria dei danni riconosciuti e liquidati nei processi penali nei confronti degli appartenenti alle organizzazioni criminali mafiose, i cui patrimoni, sottoposti a confisca da parte dello Stato, contribuiscono ad alimentare le disponibilità finanziarie del medesimo fondo.

Negli ultimi anni il Comune di Bari, così come altri comuni italiani e molte associazioni antimafia, ha potuto realizzare, proprio attraverso le somme erogate dal Fondo a titolo di risarcimento danni, progetti di educazione alla legalità, di assistenza alle vittime dei reati di reinserimento sociale e professionale di soggetti deboli.
 
Vi è, inoltre, una questione non trascurabile relativa all’isolamento, in determinati contesti fortemente influenzati dalla presenza mafiosa, degli Amministratori locali e delle associazioni.

La coraggiosa decisione di costituirsi parte civile nei processi di mafia, grazie ad una legge che garantiva la concreta possibilità di ottenere somme da reinvestire socialmente, subisce oggi un colpo durissimo dalla limitazione del diritto di accedere al Fondo.

L’attività di repressione che la Magistratura e le Forze dell’Ordine quotidianamente realizzano con successo e di cui tutti gli italiani devono essere orgogliosi, deve accompagnarsi a quelle strategie di prevenzione che solo le Amministrazioni locali e le Associazioni possono condurre sul territorio.

Impedire a queste ultime di accedere al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime di mafia rappresenta una decisione dannosa per la crescita sana delle nostre comunità: per questa ragione Michele Emiliano e don Luigi Ciotti chiedono al Governo e al Parlamento di voler correggere quanto disposto in tal senso nel pacchetto sicurezza.

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