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CONTROMAFIE – venerdì 23

Di redazione il . Atti e documenti

CONTROMAFIE è un appuntamento associativo e civile ricorrente, uno strumento di lavoro che LIBERA propone per offrire progettualità e contenuti all’associazionismo che si occupa di lotta alle mafie e che si batte per legalità e giustizia sociale; ulteriore obiettivo è la verifica degli esiti del confronto avviato con le istituzioni, con la politica e altri soggetti, a partire da quanto contenuto nel Manifesto finale di ogni edizione. 
Il messaggio degli Stati generali è duplice, ovviamente negativo (contro le mafie) ma soprattutto positivo (per i diritti della Costituzione): è necessario “essere contro” tutte le mafie e la corruzione, le illegalità e i soprusi, ma è più importante “essere per” costruire percorsi e spazi di libertà, cittadinanza, informazione, legalità, giustizia, solidarietà. 

 Il discorso d’apertura di Luigi Ciotti

Napolitano

Giorgio Napolitano

Tre anni fa, concludendo la prima edizione di Contromafie, firmammo tutti insieme un “Manifesto” e prendemmo tre impegni: a) affermare nella nostra vita quotidiana i valori della pace, della solidarietà, della legalità democratica e della convivenza civile, contro ogni forma di violenza, d’illegalità, di violazione della dignità umana; b) promuovere e partecipare a tutte le iniziative, i progetti, le attività necessarie per “liberare” l’Italia dalle mafie; c) far vivere la memoria delle vittime delle mafie come testimonianza di un’Italia giusta, consapevole, coraggiosa e responsabile.   

L’abbraccio di Contromafie a Napolitano

Napolitano

Giorgio Napolitano

Napolitano si alza dalla poltrona in prima fila all’Auditorium della Conciliazione a Roma e raggiunge Luigi Ciotti. Il presidente della Repubblica ha accettato l’invito per Contromafie, gli stati generali dell’Antimafia che si sono aperti oggi a Roma. E la platea ha subito rivolto un caloroso applauso con standing ovation alla scelta di Napolitano: «Vinceremo la lotta contro la criminalità organizzata- dichiara il presidente- grazie all’azione dello Stato e della coscienza civile delle persone». Ancora un’ovazione per il capo dello Stato, che già aveva dato il via all’appuntamento di Libera con un messaggio benaugurale;  un invito a un risveglio e una partecipazione democratica fondamentali per sconfiggere le mafie.

Memoria è impegno

“Potrei  raccontarvi cosa significa alzarsi la mattina dopo che hanno ucciso tuo padre, potrei raccontarvi cosa significa crescere senza un genitore che è stato ucciso perché si è rifiutato di pagare il pizzo”. Potrei ma non lo farò – dice Stefania Grasso, figlia di un commerciante della locride vittima della ndrangheta nel 1989. “quello che invece farò è raccontarvi del positivo che da quel vuoto e quel dolore è nato in tutti noi familiari di vittime delle mafie: che scegliamo di non andare in vacanza per dedicarci anima e corpo al progetto di associazioni locali sui nostri territori, che prendiamo giorni di ferie da lavoro per incontrare i ragazzi, nelle scuole, negli incontri pubblici”.

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