In memoria di “Mimmo Beneventano”
Ai giornalisti Sandro Ruotolo e Roberto Morrione e al sindaco di Scanzano Jonico Salvatore Jacobellis, sarà assegnato quest’anno il riconoscimento alla memoria di Mimmo Beneventano, il medico e amministratore locale di origini lucane assassinato in un agguato camorristico a Ottaviano, in provincia di Napoli, il 7 novembre del 1980. “Il riconoscimento Beneventano è un modo per valorizzare chi si è contraddistinto nel lavoro a favore della legalità e contro ogni forma di malaffare e di criminalità organizzata”. Lo ha dichiarato don Marcello Cozzi, referente lucano dell’associazione antimafia “Libera” che, insieme all’amministrazione comunale di Sasso di Castalda, è promotrice dell’iniziativa.
“Quest’anno – continua don Cozzi – abbiamo deciso di assegnarlo a tre persone che, ognuna nel suo settore, ha offerto un valido contributo a favore della legalità. A Sandro Ruotolo per il suo giornalismo libero, per il grande lavoro che lo vede costantemente protagonista e per aver portato nuovamente sotto i riflettori la trattativa Stato-mafia degli inizi degli anni Novanta. A Roberto Morrione per il suo particolare percorso di vita, per aver inaugurato, durante la direzione di Rai News 24, una stagione di giornalismo impegnato nell’affermare i principi della legalità e per essere stato tra i promotori della Fondazione “Libera informazione”. A Salvatore Jacobellis per l’impegno come amministratore locale nella denuncia senza mezzi termini sul pericolo di possibili infiltrazioni ‘ndranghetiste nel Metapontino e per aver riconosciuto e affrontato il problema senza alcuna reticenza”. La cerimonia che si svolgerà a Sasso di Castalda sabato 7 novembre (il programma completo sarà comunicato successivamente) si inserisce nell’ambito di altre iniziative in calendario nel Comune di Ottaviano.
Mimmo Beneventano, parallelamente all’evolversi della sua carriera di medico, ha svolto un’attività politica impegnata restando sempre critico, coerente e intransigente nella sua battaglia quotidiana contro le sopraffazioni
camorristiche, le connivenze tra la camorra e i locali uomini politici. Quando fu assassinato era consigliere comunale di minoranza eletto nelle liste del locale Pci. Aveva 32 anni.
Per ulteriori informazioni: www.libera.it
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