Solidarietà a Sandro Ruotolo
Sandro Ruotolo immerge da molti anni i suoi folti baffi nei misteri d’Italia, lungo la strada professionale e civile che il miglior giornalismo d’inchiesta ha percorso per illuminare i segreti del potere e dei potenti, le complicità dello Stato, gli angoli bui della corruzione, le deviazioni degli apparati pubblici che passano dall’altra parte. E’ un giornalista preparato ed onesto, che cerca la notizia, ma la verifica e non l’ammanta di supposizioni, che dà voce a tutti i protagonisti di un fatto, ai testimoni, a chi normalmente non ha voce da nessuna parte. E insieme che non accetta compromessi o comode scorciatoie. Sandro sta lavorando a una delicata inchiesta sulla trattativa fra la mafia stragista e pezzi dello Stato deviati, il cosiddetto “papello”. Deve poter continuare a lavorare in condizioni di sicurezza: l’Italia onesta e non solo il pubblico di Anno Zero, attende il frutto del suo impegno. Su questa strada, per mano mafiosa o dei terroristi, sono caduti altri colleghi, perché erano soli, troppo esposti e insieme troppo soli. Questo non deve più accadere, per tutti coloro che, come Sandro, corrono seri rischi in prima persona. In Italia, come denuncia l’Osservatorio di Ossigeno, sono troppi, fino a seguire di poco, lo ha ricordato Saviano, la Colombia. Non è solo compito dello Stato, che deve intervenire subito e bene, ma di tutti noi che crediamo in questo mestiere. Non è solo la solidarietà che Libera Informazione dà a Sandro Ruotolo, ma una partecipazione consapevole e totale, professionale prima ancora che umana.
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