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Minacce per il giornalista di Anno Zero Sandro Ruotolo

Di Stefano Fantino il . Dai territori

Ancora un giornalista minacciato in
Italia. In questo caso un volto ben noto agli italiani. Infatti è in
questo caso il giornalista di Anno Zero Sandro Ruotolo ad aver subito
minacce di morte. Una lettera anonima indirizzata al suo domicilio
privato è ora nelle mani della Digos di Roma a cui il giornalista si
è rivolto. Nella missiva ci sarebbe indicazioni precise e
dettagliate da far suppore un pedinamento ai danni di Ruotolo.
Elementi che ora saranno vagliati dagli investigatori. All’interno
della lettere viene detto che il collaboratore di Anno Zero è il
secondo obiettivo di una lista più grande. Ruotolo, raggiunto dalle
agenzie ha dichiarato: «Mi fido degli investigatori, quello che loro
dicono mi va bene, sono dei professionisti. Non posso dire di più
per ovvie ragioni di riserbo legate alle indagini. L’unica cosa che
posso sicuramente affermare è che continuerò a fare il giornalista
con la schiena dritta, queste cose non mi fermano». A indicare la
serietà dell’azione è il fatto che nè l’indirizzo dell’abitazione
nè il numero di telefono di Sandro Ruotolo compaiono negli elenchi
telefonici sul web. Segno che con grande probabilità il giornalista
è stato seguito e sorvegliato fino ad ottenere i suoi recapiti.

Il collega Alberto Spampinato,
animatore di Ossigeno, osservatorio per i giornalisti minacciati
promosso dalla Fnsi, ha prontamente dichiarato: «Le gravi minacce a
Sandro Ruotolo, giornalista di punta di Annozero, e lo stillicidio di
casi di cronisti minacciati, due negli ultimi dieci giorni,
confermano quanto sia fondato l’allarme lanciato dal nostro
osservatorio Ossigeno: in Italia diventa sempre più rischioso
raccontare notizie sgradite e verità scomode e
perfino criticare personaggi politici dotati di potere» Il
riferimento è al fatto che Ruotolo, negli ultimi giorni è stato
impegnato a Palermo per un’inchiesta sulla mafia, che dovrebbe andare
in onda nella prossima puntata di Annozero.

«Chi osa farlo – continua
Spampinato – deve mettere nel conto ritorsioni, minacce, richieste di
risarcimento pretestuose quanto esose. In altre parole, ordini
perentori a occuparsi d’altro. E’ evidente l’effetto intimidatorio di
queste pressioni sull’intera categoria dei giornalisti».

Anche la redazione di Libera
Informazione si associa alle parole del direttore di Ossigeno ed
esprime la sua solidarietà al collega di Anno Zero: «Sandro Ruotolo
si occupa da trent’anni di mafia, camorra e consimili, con cronache
schiette che non piacciono alle cosche e ai loro amici delle zone
grigie. Ma le minacce gli sono arrivate solo qualche settimana fa,
quando ha cominciato a occuparsi delle nuove acquisizioni
giudiziarie sul famoso “papello” attorno a cui fu
intavolata una trattativa, ancora tutta da chiarire, tra apparati
dello Stato e Cosa Nostra».

Conclude Spampinato: «Dobbiamo aiutarlo
ad avere coraggio. Esprimiamo a lui, come a tutti gli altri
giornalisti minacciati, una solidarietà attiva e continuativa,
invitando tutti i giornalisti a mettersi al suo fianco e  dare
la massima visibilità al suo caso».

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