“Fuori la mafia dallo sport”
Preoccupa la recente dichiarazione del presidente dell’Akragas Calcio a sostegno del boss agrigentino Nicola Ribisi. Il coordinamento siciliano di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie esprime preoccupazione e disgusto in seguito alla “fraterna dichiarazione d’affetto” nei confronti di un personaggio la cui famiglia è coinvolta nell’omicidio Livatino, e che secondo la DDA di Palermo voleva ricostituire, con l’imprimatur di Bernardo Provenzano, la famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro.
La pratica sportiva è uno straordinario strumento d’aggregazione per far emergere qualità e competenze. Sono tante però le “zone d’ombra” – dal doping alle scommesse clandestine – su cui è necessario porre la giusta attenzione. Per tale motivo auspichiamo in una forte e decisa reazione da parte della società civile girgentana e confidiamo nelle capacità degli organi inquirenti che sappiano, sinergicamente all’associazionismo, escludere e allontanare queste forme di illegalità per veicolare un’immagine dello sport diversa da quella rappresentata da questi terribili messaggi mafiosi.
Trackback dal tuo sito.