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Rostagno, il delitto dopo 21 anni, in teatro contro l’oblio

Di Rino Giacalone il . Sicilia

A 21 anni dal delitto, il ricordo di
Mauro Rostagno, ucciso dalla mafia il 26 settembre del 1988, sarà fatto
in chiave culturale, così come peraltro si è già cominciato a farlo
nelle trascorse serate d’estate ad Erice che hanno visto legato a Rostagno
una sorta di festival dedicato al «cinema breve».

La «fatica» ma fatta sempre con tanta
buona volontà, è ancora una volta «a carico» dell’associazione «Ciao
Mauro», capeggiata dall’infaticabile Giorgio Zacco, ma anche da tanti
altri. Una associazione che un po’ semplicisticamente è stata da qualcuno
a Trapani definita fatta solo di amici e conoscenti di Rostagno. Ci
sono anche loro ma non solo. C’è una parte della società civile, ci
sono sopratutto tanti giovani che Rostagno lo hanno conosciuto, da morto,
perchè oggetto di vicende giudiziarie, quelle legate al suo barbaro
omicidio, e poi pian piano hanno scoperto chi in realtà fu. Probabilmente
il ricrearsi di un gruppo di attenti cittadini attorno alla figura di
Rostagno suscita qualche fastidio in una città dove la parola mafia
oggi viene pronunziata ma per montare polemiche e fare strumentalizzazioni
plateali.

Il festival del film dedicato a Rostagno
è stato svolto a settembre: «Grazie a questa rassegna – dicono dall’associazione
Ciao Mauro – siamo riusciti a sollevare la questione dei “cento
passi” di Mauro, sollecitando tanti addetti ai lavori a misurarsi
con l’idea di realizzare il film su Mauro, e, ciò che più ci interessa,
su Trapani e Mauro».

Il 26 settembre, 21° anniversario della
morte di Mauro Rostagno, si svolgerà “Ciao Mauro in Teatro”
al  Tito Marrone, dove verrà messo in scena lo spettacolo «Un
uomo vestito di bianco» scritto e diretto da Adriana Castellucci, recitato
dai ragazzi dell’associazione culturale e teatrale «Altiero Spinelli»
di Torino. Nel maggio scorso questo spettacolo è stato presentato a
Torino, stasera sarà a Palermo nell’atrio dell’Università centrale
di via Maqueda. Nel corso dell’autunno sarà messo in scena a Trento
e a Milano, «collegando idealmente così le cinque città di Mauro,
quelle dove si sono svolte le sue tante vite».

C’è però una nota critica che va raccolta
e proposta: «Per noi – proseguono dall’associazione – sarà un onore
ospitare i “teatranti” torinesi, alla fine dell’anno che li
ha visti impegnati in una campagna per la intitolazione di un ponte
sulla Dora a Mauro, cittadino torinese per nascita e trapanese di adozione.
Ed è una sfida farlo in un teatro da mille posti, mentre ci sarà chi
cederà alle lusinghe del “cous cous fest” e alla mondanità
dell’inaugurazione della Tonnara Florio di Favignana, eventi entrambi
concomitanti. Infelicemente concomitanti, aggiungiamo noi, perché contribuiscono
a fare prevalere l’oblio. Esattamente l’opposto di quello che vogliamo
fare noi: conservare la memoria, e da essa trarre la forza necessaria
per l’oggi. Si dovrebbero sapere che il 25 gennaio, il 2 aprile e il
26 settembre di ogni anno la nostra comunità attraverso le sue espressioni
più responsabili, ricorda e rinnova il debito contratto con il sacrificio
dei suoi concittadini Giangiacomo Ciaccio Montalto, Barbara Rizzo, Giuseppe
Asta, Salvatore Asta e Mauro Rostagno. Qualcuno di noi ha tentato di
ricordarlo  ma -spiacenti – ci hanno fatto sapere che… “sono
già partiti gli inviti”. È il caso di dirlo: “una risata
vi seppellirà».

Domani mattina invece cerimonia al cimitero
a Ragosia sulla tomba di Mauro, alle 11,30 con la «preghiera in musica»
di Giuseppe e Alberto, insieme ai “teatranti” torinesi e a
tutti quelli che ci vorranno stare. Domenica 27 settembre si svolgerà
«Ciao Mauro e gli Architetti» a piazza Mercato del Pesce a Trapani:
si parlerà di cultura del territorio, del premio di architettura dedicato
a Mauro e del “parco della legalità” alla Calcestruzzi Ericina.

Alla fine festa, con una grande Banda/Orchestra,
quella di Paceco.

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