NEWS

Immigrati, la grande truffa agli stagionali: migliaia di casi

Da Dire il . Campania

Immigrati stagionali marocchini truffati da intermediari e aziende
agricole compiacenti, per un giro d’affari di milioni di euro. La
Direzione provinciale del lavoro di Salerno conferma le denunce
dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim). Migliaia i
casi segnalati nella sola citta’ di Salerno tra il 2007 e il 2008. Ma
il fenomeno riguarda tutta l’Italia. La Direzione provinciale del
lavoro scopri’ la dimensione della truffa nel 2007. Quell’anno il
governo, con il decreto flussi, aveva assegnato a Salerno 2.500 quote
degli 80.000 stagionali non comunitari ammessi a entrare in Italia. Le
istanze di nulla osta pervenute furono 8.551. Un numero spropositato
rispetto al fabbisogno reale del territorio. Aziende con pochi ettari
di terreno chiedevano l’ingresso di decine e decine di lavoratori. La
direzione provinciale del lavoro decise per la prima volta di fare dei
controlli. Il risultato fu impressionante. Delle 8.551 domande
presentate, 5.885 vennero rigettate, due su tre, comprese un migliaio
di domande che furono spontaneamente ritirate, appena si diffuse la
voce dei controlli.

Di solito se un contratto costa 5.000 euro, mille si pagano in
anticipo e gli altri dopo aver ricevuto il nulla osta. Pertanto il
valore della truffa del 2007 supera i 5 milioni di euro. Soldi che non
fanno capo ad un’unica organizzazione, ma che si perdono nelle tasche
di decine di intermediari e aziende. Dello scandalo venne informata
anche la Pretura di Salerno. Al momento pero’ non risultano indagati.

I PREZZI DEI CONTRATTI VARIANO DAI 4.000 AI 7.000 EURO.
Marocchini residenti in Italia con i documenti in regola fanno da
intermediari con le ditte. E si dividono il guadagno con le aziende.
Arrivati in Italia, gli emigrati hanno otto giorni di tempo per
presentarsi in Prefettura con i datori di lavoro. E se le aziende si
rendono irreperibili, dal nono giorno diventano irregolari. Rischiano
di essere espulsi in ogni momento. E non possono ottenere un permesso
di soggiorno neanche con un altro contratto. Le aziende sono obbligate
ad assumerli, ma non sono previste sanzioni per quelle che non lo
fanno. Nemmeno quando le autorita’ sanno tutto.

LA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO ha continuato i
suoi controlli. Nel 2008 sono state ammesse soltanto 1.039 delle 3.544
richieste di assunzioni di stagionali. Ma anche tra quelle ammesse vi
sono delle truffe. Salta agli occhi sfogliando le copie dei nulla osta
dei marocchini di San Nicola Varco. Piu’ di una persona ha un nulla
osta rilasciato dalla Prefettura di Salerno nel 2008. Insomma, la
truffa continua. E riguarda tutta l’Italia. Al sud come al nord.
Potenza, L’Aquila, Venezia, Pordenone, Brescia, Alessandria, Grosseto,
Ragusa, Foggia. Sono decine le citta’ italiane coinvolte e centinaia le
ditte compiacenti.

SAN NICOLA VARCO E’ SOLTANTO LA PUNTA DELL’ICEBERG.
Chi non ha parenti nelle periferie di Torino, Bologna, Roma e Milano,
arriva qui. Col passaparola. Sono un migliaio di cittadini marocchini.
Ragazzi tra i 20 e 35 anni. Vivono nei fabbricati abbandonati di un
vecchio mercato ortofrutticolo costruito negli anni Ottanta, costato
decine di miliardi di lire e mai messo in funzione. Dormono dentro
baracche di legno, cartone e lamiera. Senza acqua corrente ne’ servizi.
Senza elettricita’ ne’ riscaldamento. Ogni mattina, alle prime luci
dell’alba, si incamminano sulla statale 18, dove hanno appuntamento con
i caporali per andare a lavorare nei campi. Le pesche d’estate, i
finocchi d’inverno eá le serre tutto l’anno. Per 25 euro al giorno,
meno i tre che si tiene il caporale. Ogni mattina, alle prime luci
dell’alba, e’ un triste risveglio. Il sogno non si e’ mai avverato. E
l’Italia e’ diventata un incubo.(gdg)(Dires – Redattore Sociale)

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link