Gara per i frigoriferi: tre preventivi da tre ditte con lo stesso padrone
Avviso ai naviganti: in arrivo bufera tropicale con
possibilità di evolvere in tornado. Appena ieri un nuovo giallo sugli
appalti avviati dal Comune dell’Aquila, pochissimi giorni dopo il
devastante terremoto. Oggi la conferma che qualcosa di molto grosso sia
sfuggito ai dirigenti del Comune.
E già perché
qualcuno si ricorderà forse per sempre quell’appalto per i frigoriferi
delle tendopoli da 32 mila euro e spiccioli andato via così in fretta e
con tante stranezze.
Si è scoperto infatti che le date di
presentazione delle offerte erano anteriori al via libera della
Protezione civile e che quei preventivi così simili sembravano scritti
dalla stessa mano.
Oggi arriva la conferma, persino facile da avere
con una semplice ricerca su internet che un nostro attento lettore ha
voluto segnalarci.
Le tre ditte che hanno partecipato alla gara
informale in via d’urgenza sono come detto ieri tre: Studio Arredo di
San Giovanni Teatino (Ch), di Sud Arredamenti (Bari) e Centro
Arredamenti (Roma).
A presentare l’offerta migliore è stata la prima.
A
meravigliare sono stati però i preventivi inviati lo stesso giorno e
scritti tutti utilizzando le stesse parole proprio come un
copia-incolla.
Oggi si può affermare con la quasi certezza che
quelle offerte sono state pensate dalla stessa persona o di sicuro da
persone che fanno parte sì di aziende diverse ma con lo stesso padrone.
Insomma fare offerte per quell’appalto è stato un solo gruppo: lo
Studioarredo
spa. Solo apparentemente si sarebbe dunque svolta una gara con più partecipanti.
La prova inconfutabile è qui
dove vengono riportate le tre sedi delle ditte con nomi simili e stessi
proprietari, tutte ditte che fanno capo alla Studioarredo spa con sede
centrale a San Giovanni teatino.
E a dirlo sono i diretti interessati attraverso il sito ufficiale. Più prova di così?
Quello
che si scopre adesso, sempre grazie al sito ufficiale, è che c’è anche
una quarta sede (che non ha presentato alcuna domanda) proprio a
L’Aquila in via della Croce Rossa, 109.
Il gruppo si definisce come una realtà «giovane e dinamica»… pure troppo dinamica si direbbe.
La direzione si trova a San Giovanni Teatino, la sede legale a Pescara,
il responsabile è Marcello Brunozzi e il capitale sociale ammonta a 3
milioni di euro.
Tra le realizzazioni portate avanti ci sono
supermercati (Conad dell’Aquila) bar, pub, il PalaFerri a Pescara e
numerosi negozi tra i quali alcune macellerie.
A poche ore dalla
tremenda scossa del 6 aprile alcune dichiarazioni mettevano sull’avviso
tutti quanti per possibili irregolarità o infiltrazioni mafiose.
Così
a creare perplessità in principio fu la ditta di un imprenditore
abruzzese in collegamento con il prestanome che riciclavano, a
Tagliacozzo, il “tesoro” di Vito Ciancimino.
Poi è arrivato
l’appalto per le macerie affidato senza gara pubblica ad una ditta che
non esisteva fino a pochi giorni prima della gara stessa ed è stata poi
venduta per 1500 euro quando si era raggiunta la certezza di ricevere
l’affidamento per lo smaltimento delle macerie (si parla di circa 50mln
di euro).
Di straforo nella ricostruzione è entrato anche un alto
dirigente lombardo -indagato in un procedimento a Milano- imposto dalla
regione presieduta da Formigoni che seguirà una parte delle opere di
ricostruzione finanziate da quell’ente.
Oggi il nuovo caso che farà
presto a tramutarsi in scandalo dei frigoriferi con preventivi di
comodo fatti da ditte appartenenti allo stesso gruppo.
C’è più di una cosa che non va.
E tutto questo accadeva a meno di 10 giorni dal terremoto.
C’era
gente davvero provata per la sciagura in atto: alcuni di questi
lavoravano alacremente, altri erano troppo sconvolti per accorgersi.
A questo punto non si può navigare più a vista o appellarsi alla voglia e al tempo di un consigliere regionale.
È
opportuno che la procura scandagli a fondo su tutti gli appalti e gli
affidamenti con particolare perizia che si deve alle vittime del
terremoto e a chi vive ancora enormi disagi.
E’ un diritto che gli abruzzesi e gli aquilani devono vedere rispettato.
Lo esige una nazione che ci guarda.
Che si controllino tutte le carte perché se ci sono altre irregolarità verranno fuori.
Meglio ora che tra dieci anni.
Trackback dal tuo sito.