Follonica «Ci costituiremo parte civile» Furto di pistole, il Comune prende provvedimenti
«QUEL FURTO ha danneggiato fortemente la nostra città, per questo, in
qualità di parte offesa, non appena ricevuti tutti gli atti, ci
costituiremo parte civile per la tutela dell’immagine
dell’amministrazione e dell’intero corpo di polizia municipale».
Il sindaco di Follonica,
Claudio Saragosa, lo aveva detto appena saputa la notizia dell’arresto
di Cheti Chelini, l’agente di Polizia municipale coinvolta nel furto di
sette pistole di ordinanza avvenuto nel marzo 2007 all’interno del
Comando, ma lo ha ribadito ieri al termine di «un incontro con i
vertici delle strutture comunali — dice Saragosa — per adottare i
necessari e più opportuni provvedimenti in merito alla situazione».
Uno di questi è «la decisione — continua il sindaco — di sospendere in
via cautelare dal servizio l’agente Chelini, con privazione dello
stipendio, nonché avviare il procedimento disciplinare, che sarà
sospeso fino alla sentenza penale definitiva, per l’applicazione della
sanzione prevista in questi casi: il licenziamento».
Saragosa poi ringrazia «i carabinieri e la magistratura per il lavoro
fin qui svolto. Tutti auspicavamo una rapida conclusione dell’indagine
per un fatto senza precedenti nella nostra città. Una soddisfazione che
però è offuscata dalla profonda amarezza di vedere coinvolta nei fatti
un’agente della polizia municipale».
E I CARABINIERI considerano tutt’altro che concluso il loro lavoro su
questa vicenda. «Il nostro obiettivo — spiega il capitano Umberto
Centobuchi, comandante della Compagnia di Massa Marittima — è quello di
recuperare le pistole rubate che pensiamo siano finite in mano alla camorra.
Stiamo lavorando su questo fronte e sulle ricerche della quinta persona
sulla quale pende l’ordine di custodia cautelare in carcere».
In questo caso si tratta di un operaio edile residente in Sicilia ma
attualmente in Germania per lavoro. Le quattro persone arrestate,
intanto, saranno ascoltate dal magistrato nei prossimi giorni, forse
mercoledì.
da La Nazione 22 -07 – 2009
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