Pg Caltanissetta, “Riina? Collaboratori con noi”
“Riina non ha che una strada se vuole dire davvero qualcosa sulla
strage di via D’Amelio: collabori con la giustizia. E’ chiaro che il
suo messaggio era rivolto a noi. Se ha qualcosa da dire siamo pronti ad
ascoltarlo”. Il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari torna sulle
dichiarazioni di Toto’ Riina rilasciate attraverso il suo avvocato e
nelle quali si dice stanco di fare “da parafulmine” e indica gli
apparati dello Stato come i veri responsabili della morte di Paolo
Borsellino. Proprio la procura di Caltanissetta e’ titolare delle
indagini ancora aperte sull’attentato dell’Addaura contro Giovanni
Falcone e sulle stragi di Capaci e via D’Amelio. Lari si dice
pessimista sulla possibilita’ di ritrovare l’agenda rossa nella quale
Borsellino annotava le sue intuizioni e acquisizioni investigative e
probabilmente anche riferimenti sulla presunta trattativa tra Cosa
nostra e pezzi dello Stato: “Chi ne e’ entrato in possesso avra’ fatto
di tutto perche’ non venga mai trovata”. Poi il riferimento alle poche
forze di cui dispone la sua procura, nonostante si occupi di indagini
cruciali, non solo relative alle stragi e alla trattativa per fermarle,
ma anche alle cosche nissene ed ennesi: “Indagini – sottolinea –
condotte da me, da due aggiunti e da due sostituti, cinque sulle sette
unita’ previste, mi sarei atteso dallo Stato piu’ mezzi e uomini”.
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