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Mafia: “Addiopizzo”, 4 secoli di carcere per 49 imputati

Da AGI il . Sicilia

Condanne per quasi quattro secoli di
carcere sono state inflitte, col rito abbreviato, dal Gup di
Palermo Vittorio Anania, nel processo “Addiopizzo”, uno
stralcio di un’imponente indagine della Squadra Mobile di
Palermo sul fenomeno del pizzo gestito dal clan capeggiato dai
boss di Tommaso Natale Salvatore e Sandro Lo Piccolo. La
sentenza, che esattamente ha inflitto 375 anni di carcere a 49
dei 50 imputati (l’unico assolto e’ un commerciante accusato di
favoreggiamento, Vincenzo Cintura, difeso dall’avvocato Fabio
Milazzo), e’ stata letta dal giudice nell’aula bunker del
carcere dell’Ucciardone, dopo otto ore di camera di consiglio:
il solo dispositivo e’ composto da 18 pagine e il Gup ha
disposto provvisionali immediatamente esecutive da 90 mila euro
ciascuno a favore dei commercianti che si erano costituiti
parte civile; stessa somma alle associazioni (come
“Addiopizzo”, dalla quale e’ stato preso il nome
dell’operazione antimafia), Federazione antiracket e Libero
Futuro. La Provincia di Palermo ha avuto il risarcimento piu’
alto: 320 mila euro; altre associazioni, come Confindustria,
Assindustria, Centro Pio La Torre, Sos Impresa 60 mila euro
ciascuno.
 
Una sentenza storica, straordinaria, l’hanno definita i pm
Marcello Viola, Francesco Del Bene, Annamaria Picozzi e Gaetano
Paci, che avevano rappresentato l’accusa e chiesto 524 anni di
carcere. L’indagine era nata dal ritrovamento – nel covo di
Giardinello, il 5 novembre 2007, al momento della cattura dei
Lo Piccolo – dei pizzini con la contabilita’ e la gestione del
racket delle estorsioni. Era stato cosi’ confermato che i
commercianti e gli imprenditori palermitani pagavano a tappeto.
 
Alcuni avevano ammesso di avere pagato, altri hanno preferito
farsi condannare per favoreggiamento nei confronti dei loro
estortori. Data la vastita’ delle indagini, “Addiopizzo” era
stata suddivisa in piu’ tronconi, fino a quattro diversi
filoni. Tra i condannati di oggi il boss Salvo Genova e
Calogero Lo Piccolo, figlio di Salvatore “Totuccio” e fratello
di Sandro

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