NEWS

La memoria rivive nelle strade e le piazze

Di Francesca Chirico il . Calabria

 Le targhe difficilmente resisteranno alle prime piogge: non sono di
marmo ma di carta, le sorreggono strisce di nastro adesivo e qualche
volta campeggiano pure di sbieco. Ridotto all’osso anche il cerimoniale
d’intitolazione: una scala prestata per raggiungere il punto più
alto del muro sotto casa, dell’insegna stradale in piazza, del pilastro
accanto al portone dell’università, del lido comunale, dell’aeroporto.
Poi un applauso tra poco intimi e uno sguardo all’obiettivo della
macchina fotografica per fissare il blitz. A Granada come a Bologna.
A Palermo come a Siena. A Roma come a Reggio Calabria. Da nord a sud
per duecento volte. Duecento punti segnati in rosso nella nuova mappa
della memoria nata dalla campagna “Strade e piazze antimafia” promossa
da “daSud”.

A mezzogiorno del
15 luglio sono stati in tantissimi a raccogliere l’invito dell’associazione
che, nell’ambito della seconda edizione della “Lunga marcia della
memoria”, ha proposto l’intitolazione simbolica di spazi collettivi
alle vittime della criminalità organizzata. Il risultato? Una gioiosa
rivoluzione della toponomastica italiana (e non solo), con le targhe
di carta orgogliosamente issate per commemorare i martiri di un risorgimento
di là da venire. E così nel nuovo stradario antimafia consultabile
on line sul sito www.dasud.it via Solferino, a Milano, ha ceduto il posto
a via “Libero Grassi”; a Bologna i residenti di via
del Pretello abitano ora in via “Gianluca
Congiusta
” e nella spagnola Granada è stata battezzata calle
Giuseppe Valarioti”, in ricordo del dirigente del
Pci ucciso a Rosarno (Rc) nel 1980. A Reggio Calabria, da dove il 14
luglio ha preso il via la Lunga marcia con la cantante Marina Rei come
madrina d’eccezione, i cartelli della memoria sono stati una ventina,
a “marchiare” nel segno dell’antindrangheta altrettanti luoghi
della città dello Stretto. L’itinerario reggino tracciato dalla carovana
dei volontari di “daSud” parte dal centralissimo corso “Antonino
Scopelliti
” (giudice di Cassazione ucciso a pochi chilometri
da Campo Calabro nel ’91) e, superando la stazione ferroviaria “Gennaro
Musella
” (ingegnere salernitano assassinato con un’autobomba
nel 1982), fa tappa al Lido comunale “Ilaria Alpi e Milan
Hrovatin
”, con un omaggio che sancisce il gemellaggio tra
l’associazione e il riminese Premio Ilaria Alpi, di fronte ad una
costa solcata dai traffici di rifiuti e di armi che portano fino alla
Somalia. Poi il viaggio della memoria prosegue all’Università Mediterranea
lungo il viale “Peter Iwule
Onedyeke
” (studente nigeriano ucciso negli anni ’90) e raggiunge
la facoltà di Giurisprudenza “Raffaella Scordo” (insegnante
di Ardore morta durante un tentativo di sequestro durante la stagione
dell’Anonima Aspromonte). L’aeroporto Tito Minniti, infine, è diventato
aeroporto “Vittime della strage di Gioia
Tauro
”, per recuperare la memoria di una tragedia, quella
del 22 luglio del 1970, ormai caduta nel dimenticatoio. “Tanti nomi,
tanti volti, tante storie che abbiamo il dovere di raccontare. E tante
altre vicende sono ancora troppo poco note. Ma ricordare – ha commentato
per daSud Danilo Chirico – vuol dire anche raccogliere il testimone
e continuare a dire no alle mafie. Ecco perché lanciamo una sfida alle
istituzioni: oggi le intitolazioni simboliche, domani quelle ufficiali
nei luoghi simbolo della vita urbana. Tutte le città devono ricordare
la meglio gioventù del nostro Paese”.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link