“Operazione Cinquanta”: maxi sequestro ai Casalesi e loro alleati
E’ il più grande sequestro effettuato nel casertano dai tempi
dell’operazione Spartacus quello messo a segno oggi nei confronti di 5
persone e 30 prestanome a loro riconducibili. Ed è anche la
cinquantesima operazione finanziaria contro i Casalesi.
I provvedimenti di sequestro sono in tutto quattro e sono stati emanati
dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua
Vetere. I beni sottratti al clan dei Casalesi ammontano a più di 50
milioni di euro e sarebbero il frutto del riciclaggio dei proventi
delle attività illegali del clan e dei loro alleati: la fazione di
Bidognetti e quella dei Belforte di Marcianise. Sequestrati immobili,
società, autocisterne, camion ed automezzi, conti correnti e polizze
assicurative.
I cinque uomini a cui i provvedimenti sono stati notificati in carcere
sono Giosuè Fioretto, Antonio Della Ventura, Nicola Verolla e i
fratelli Giuseppe e Pasquale Setola. Giuseppe ha fatto tanto parlare di
sè per essere stato il capo dell’ala stragista dei Casalesi. Suo
fratello invece era un imprenditore nel campo degli appalti pubblici
tramite la società “General Impianti sas di Pagano Massimiliano &
C”. A Pasquale Setola, prima che suo fratello diventasse ben noto per
le stragi e gli omicidi del 2008, erano intestate diverse imprese
commerciali che poi sono state subito cedute a terzi per evitare i
sequestri.
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