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Mafia, interrogati Vizzini e Cintola. Sono indagati per corruzione

Da ANSA il . Sicilia

Sono stati interrogati stamani, per la seconda volta, i senatori
Salvatore Cintola (Udc) e Carlo Vizzini (Pdl), indagati per corruzione
aggravata dall’avere agevolato la mafia. I politici erano già stati
sentiti dopo la notifica dell’avviso di garanzia che riguardava anche i
senatori Salvatore Cuffaro e Saverio Romano, entrambi Udc. L’inchiesta
riguarda somme di denaro che sarebbero state pagate dalla famiglia
Ciancimino ai politici in cambio di favori nei riguardi dell’Impresa
Gas,

che ha eseguito lavori di metanizzazione in decine di
comuni dell’isola. Secondo l’accusa, queste somme di denaro sarebbero
state prelevate dal “tesoro” accumulato illegalmente da Vito
Ciancimino.

Il parlamentare del Pdl Carlo Vizzini si è riservato ancora di
produrre documenti utili alla sua difesa. Oggi il procuratore aggiunto
Antonio Ingroia e i sostituti Nino Di Matteo e Roberto Scarpinato hanno
nuovamente chiesto a Vizzini di produrre il documento che – come il
senatore aveva detto nel suo primo interrogatorio del 16 giugno –
proverebbe che Lapis, sotto falso nome, nel 1995 avrebbe fatto un
investimento per conto dell’esponente politico. Vizzini è stato
invitato a produrre gli estratti conto attraverso i quali si potrebbero
ricostruire alcuni passaggi di denaro, a suo avviso perfettamente
legittimi. L’ex componente della commissione parlamentare Antimafia,
dimessosi a seguito dell’avviso di garanzia per corruzione aggravata
dall’agevolazione di Cosa Nostra, ha però sostenuto di non avere avuto
ancora i documenti dalle banche. Salvatore Cintola si è visto
contestare invece una serie di intercettazioni con il professor Lapis;
alla fine ha detto di avere “sentito dire che il professore voleva dare
un contributo elettorale a Totò Cuffaro e Saverio Romano (pure loro
indagati, ndr). Ma non so se poi glielo diede”.

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