NEWS

La calda estate della “Legge Bavaglio”

Di Norma Ferrara il . Interviste e persone

Il conto alla rovescia è rimandato alla fine dell’estate. La votazione sulla legge Bavaglio ovvero quella che limiterà l’uso e la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche, sarà nuovamente in aula al ritorno delle vacanze estive. Una scelta legata anche al parere negativo che giunge da più parti e da una in particolare –  il presidente della Repubblica, che qualche giorno fa ha chiesto di “rivedere alcune parti”.  Due giorni fa a Roma si è svolta la notte bianca dell’informazione una staffetta contro la legge Bavaglio che  ha visto alternarsi magistrati, giornalisti, uomini di cultura e politici, nell’ambito della presentazione del nuovo quotidiano “Fatto quotidiano” firmato Travaglio – Padellaro. In molti hanno ricordato la gravità di queste nuove norme che il Governo intende varare per regolare l’uso delle intercettazioni e parimenti la loro pubblicazione sui media. Limitare l’uso dei tempi di intercettazione, escludere la possibilità di intercettare in mancanza di “gravi indizi di colpevolezza” su reati (eslcusi mafia e terrorismo, che spesso si scoprono però proprio a partire da intercettazioni di reati comuni..) e impedire ai giornalisti di pubblicare il contenuto delle intercettazioni su indagini in corso pena condanne per editori e giornalisti, sono manovre che cambierebbero di colpo il sistema democratico in Italia, già vessato da alcune evidenti distorsioni. E come ha ricordato Oliviero Beha l’8 luglio scorso durante la notte bianca dell’informazione “se si censurano i media non c’è più nessuno che può censurare la politica e se una classe politica è senza controllo questa non è più una democrazia”. Dopo il renvio della votazione sul ddl Alfano la Fnsi ha revocato lo sciopero e il giorno “del silenzio” previsto per il 14 luglio per protestare contro queste scelte della maggioranza parlamentare. Ne abbiamo parlato con il portavoce di articolo 21 Giuseppe Giulietti.

Giulietti, slitta la votazione sul ddl Alfano. Che segnale è da parte del Governo?

Il fatto che un Governo sia stato costretto a dover prendere tempo è comunque un segnale positivo. Va assolutamente rivendicata tutta l’azione di contrasto fatta dai giornalisti, dalla Fnsi, da articolo21 e Liberainformazione, dalla campagna di Travaglio e di altri giornlisti, dal sindacato e non ultimo dalla rete e dai blogger. Io lo definirei un primo successo di questa “opposizione” che si mossa contro questa legge sulle intercettazioni.

Un segnale positivo per questa opposizione ma anche uno di apertura da parte del Governo?

Chiariamo subito una cosa. Io non mi fido di questo Governo per quel che riguarda i temi della legalità e dell’informazione. Credo che questo tempo sia solo un premio tattico, nel senso che lo hanno subito. Hanno dovuto prendere tempo e non hanno scelto di farlo. E’ un risultato importante di questa azione di contrasto per una legge che non esito a definire “assurda”. E’ possibile e anche probabile che non ci sarà nessuna modifica o ci saranno modifiche irrilevanti e il testo sarà riproposto con la stessa sostanza, ovvero con modifiche tali da non alterarne la gravità. 

Non ci sono dunque modifiche possibili….

Esatto. Su questo testo non sono possibili piccoli aggiustamenti. Siamo stati  e lo siamo ancora, sempre convinti della necessità del ritiro di questo provvedimento. Un testo che è inaccettabile per la parte che riguarda l’informazione e che limita fortemente l’azione di controllo della magistratura sui temi della legalità e sulla politica. 

Se a settembre il testo non sarà ritirato dunque come si continuerà a fare “opposizione”?

Non bisogna arretrare di un centimetro. Non serve l’ottimismo a priori ma nemmeno  – come ho spiegato – il catastrofismo. Un primo risultato è stato ottenuto con questo “rinvio”obbligato. Bisogna invece prepararsi per una grande manifestazione nazionale il prossimo autunno sui temi della legalità, libertà e dell’informazione, entrambe minacciate dall’azione di questo Governo e da questa legge. Quello che deve inoltre essere chiaro è che questa è una legge che incide non solo nella vita democratica del Paese ma anche nella vita quotidiana di ciascuno. Questa è una legge che attenta alla sicurezza dei cittadini, rendendoci tutti meno sicuri perchè nessuno potrà più controllare le illegalità e la politica. 

E se dovesse passare questo autunno senza il risultato sperato, cosa si può fare?

Come Articolo21 e Libera Informazione non verremo meno all’accordo preso. Saremo obiettori di coscienza nelle nostre realtà, sui nostri portali, nel nostro lavoro quotidiano. Inoltre porteremo questa legge in Europa di fronte alla Corte Costituzionale e tutti gli organismi che nel Paese e fuori possano pronunciarsi su questa legge Bavaglio.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link