L’Aquila, meglio senza C.A.S.E.
Mentre il governo allestisce il set per il G8 gli abitanti dell’ Aquila
e Provincia manifestano contro il progetto C.A.S.E. e contro una
procedura nuova che estromette dal circuito decisionale gli enti locali
e le popolazioni interessate, affidando la ricostruzione alla sola
Protezione Civile. Una questione locale che si innesta in un problema
globale, il rispetto della volontà popolare, il rispetto della
democrazia.
Partecipare alla ricostruzione della propria città e decidere del
prorio futuro, queste le linee guida del post-terremoto in Friuli, dove
trentatre anni fa il sisma fece più di mille morti e lasciò una regione
distrutta. Oggi in Abruzzo la linea è una ed una sola, imposta
dall’alto e attuata in fretta tra polemiche inascoltate.Nascosta dietro questo muro di gomma intanto si muove la macchina della ricostruzione, degli appalti, dei soldi e del potere.
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