Omicidio Tolentino, si segue la pista mafiosa
Sono almeno due i colpi di arma da fuoco che hanno raggiunto il
corpo di Amedeo Tolentino, prima di essere bruciato all’interno della
sua auto.
Lo ha stabilito l’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale
Vincenzo Battaglia, nominato dal pm che si sta occupando
dell’inchiesta, Paolo Pietro Mazza.
I magistrati, per le modalità del delitto, ritengono probabile che si tratti di un omicidio di mafia.
A rendere possibile l’identificazione del corpo, totalmente
devastato dalle fiamme, sono state la tessera sanitaria e la patente di
guida ritrovate dai vigili del fuoco, all’interno del portafogli.
Il magistrato ha disposto per giovedì l’autopsia che sarà effettuata da
un esperto di medicina legale dell’università di Palermo.
Tolentino, sposato e padre di due bambini, era titolare di due
supermercati, aderenti alla catena commerciale Sisa, in via Roma a
Siculiana.
Pare che l’imprenditore stesse per aprire un altro esercizio
commerciale, sempre nel paese, e aveva delle compartecipazioni
societarie in altri due punti vendita della zona saccense.
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